Durante il quinto incontro della EU Platform on Animal Welfare dello scorso giugno è diventato chiaro come a livello di UE tutti i pesci vengono considerati «senza dubbio» senzienti, capaci di provare dolore e «più sensibili nel loro ambiente degli animali terrestri». Il tema è stato più volte affrontato a livello scientifico con risultati discordanti, ma sembra sicuro che prossimamente sentiremo spesso ripetere una sola verità e sarà sempre più difficile per le organizzazioni della pesca ricreativa sostenere con successo una diversa posizione. Ciò prospetta chiaramente la possibilità che ai pescatori ricreativi degli stati membri possa essere richiesto di pescare e maneggiare i pesci secondo i principi già presenti nelle leggi di Germania e Svizzera. In pratica, ciò potrebbe significare che ai pescatori sia vietato di andare a pesca per fare catch and release. Potrebbero essere coerenti con questa deriva anche un divieto di pesca per i bambini e un percorso di formazione con esami per ottenere una licenza di pesca ricreativa. È probabile che non si arriverà a misure di questo tipo a livello di UE, ma è possibile che alcuni stati membri ne adottino qualcuna su pressione delle organizzazioni animaliste, che possono contare su quella che è ormai considerata la ‘verità’ sull'argomento.
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