In occasione della fiera Pescare Show svoltasi a Vicenza a fine febbraio, si è tenuto un convegno dedicato alla proposta di legge quadro per la pesca in acque interne che sembra essere stato un punto di svolta nel confronto tra i portatori di interessi. Se la fine del 2018 era stata caratterizzata da una forte polemica e da vari interventi critici sul testo di legge presentato nelle sedi politiche, in occasione del convegno tutte le parti hanno convenuto sulla necessità di un percorso di revisione della proposta. Da una parte la politica comincia a interessarsi seriamente all’argomento e dall’altra le associazioni dei pescatori e gli enti territoriali convengono sulla necessità di un confronto diretto per arrivare a una proposta largamente condivisa. In questo senso sarà soprattutto importante un lavoro comune tra le regioni e le diverse rappresentanze del settore ricreativo che focalizzi e risolva i punti di maggiore critica e quelli sui quali si concentrano interessi particolari. Visto il pregresso, è difficile essere ottimisti su tempi ed esiti, ma è evidente che si tratta di un’occasione unica per un radicale aggiornamento tanto delle politiche di gestione del patrimonio ittico e ambientale delle acque interne quanto dei rapporti interni al settore ricreativo.
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