Nello scorso febbraio Patagonia ha pubblicato il suo nuovo film, Laxaþjóð - A Salmon Nation, sulla lotta per proteggere le acque incontaminate e i salmoni selvatici islandesi dagli allevamenti industriali in reti aperte. Il documentario diretto da Arthur Neumeier, della durata di 27 minuti, racconta la storia di un paese unito dalle sue terre e dalle sue acque e la forza della comunità che lavora per proteggere la natura e la fauna selvaggia che hanno contribuito a forgiare l’identità della nazione. Il film, presentato in anteprima durante un evento pubblico a Reykjavik, è disponibile online sul sito di Patagonia all’indirizzo
L’industria del salmone d’allevamento sta crescendo nei fiordi d’Islanda, dove enormi recinti di rete aperti ospitano milioni di pesci d’allevamento. Questi recinti permettono la libera trasmissione di malattie e favoriscono l’inquinamento nell’ambiente circostante, dove i salmoni selvatici e le trote di mare lottano per sopravvivere. Una nuova legge sull’acquacoltura, attualmente in fase di stesura per essere adottata quest’anno, potrebbe prevedere un aumento immediato della regolamentazione ambientale e standard più elevati di benessere per gli allevamenti ittici in mare aperto in Islanda, con l’obiettivo di un divieto assoluto in futuro. Il lancio di Laxaþjóð - A Salmon Nation è avvenuto a seguito della pubblicazione della proposta di legge alla quale gli islandesi hanno risposto attraverso un periodo di consultazione pubblica. Questo processo ha battuto i record islandesi con oltre trecento commenti, il maggior numero di commenti pubblici di sempre, comprese le dichiarazioni del fondatore di Patagonia Yvon Chouinard e del CEO Ryan Gellert.
Le ONG che lottano per la protezione delle acque islandesi e delle popolazioni di salmone selvatico, tra cui i beneficiari di Patagonia, Icelandic Wildlife Fund (IWF) e North Atlantic Salmon Fund (NASF), hanno espresso serie preoccupazioni in merito alla attuale bozza di legge. Jón Kaldal, dell’Icelandic Wildlife Fund, ha commentato: «La bozza della proposta di legge sull’acquacoltura non ha l’ambizione necessaria per sostenere un futuro migliore per l’Islanda. Consente tassi di mortalità eccessivamente elevati e prevede sanzioni troppo indulgenti per i trasgressori. Si basa inoltre troppo sulle auto-segnalazioni dell’industria, cosa che in passato ha portato le aziende a nascondere informazioni o a diffonderne di inesatte. Il governo islandese deve fare di più per risolvere le attuali carenze della proposta nella legge finale». È possibile sostenere la campagna per vietare gli allevamenti di salmoni in reti aperte, firmando la petizione accessibile sul sito di Patagonia:
Oltre a sostenere IWF e NASF in Islanda, Patagonia sostiene ONG in tutta Europa nelle loro campagne locali contro gli allevamenti di salmone in mare aperto, attraverso partner come Inside Scottish Salmon Feedlots e Wild Fish e con sovvenzioni attraverso 1% for the Planet. La campagna contro gli allevamenti di salmone è sostenuta da personaggi pubblici, tra cui l’artista e musicista Björk, che a sostegno della causa sta donando i proventi del suo ultimo brano, Oral, una collaborazione con l’artista spagnola Rosalia. La canzone Oral è presente in Laxaþjóð – A Salmon Nation.