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Pesce spada come tonno rosso

Nella riunione annuale dello scorso novembre in Portogallo, l’ICCAT – International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas – ha per la prima volta introdotto dei limiti di cattura in forma di quote (TAC - Total Allowable Catch) per il pesce spada (Xiphias gladius) del Mediterraneo, per il periodo che va dal 2017 al 2031, quindi per i prossimi quindici anni. I dati scientifici attualmente disponibili evidenziano lo stato di criticità della risorsa, la cui necessità di tutela è da diversi anni oggetto di campagne specifiche da parte di alcune tra le principali ONG ambientaliste internazionali. Già per il 2017 è definito un limite totale di cattura di 10.500 tonnellate, che sarà progressivamente ridotto del 3% annuo nel periodo 2018-2022 e che dovrà essere diviso tra gli stati. La flotta che pesca lo spada dovrà essere ulteriormente ridotta e l’UE come parte contraente della ICCAT dovrà decidere tra due opzioni per il periodo di chiusura della pesca sia commerciale che ricreativa (dal 1 ottobre al 30 novembre e dal 15 febbraio al 31 marzo o in alternativa dal 1 gennaio al 31 marzo di ogni anno). Inoltre, per proteggere gli spada giovani, verrà chiusa la pesca all’alalunga (Thunnus alalunga) dal 1 ottobre al 30 novembre di ogni anno. La pesca ricreativa e sportiva viene da ora regolata come per il tonno rosso.
Nel rispetto della quota che si spera verrà destinata alla pesca ricreativa, occorrerà rispettare il periodo di chiusura e verrà istituita una lista di imbarcazioni autorizzate con specifica di: nome dell’imbarcazione o numero di registro; numero ICCAT (se applicabile); nome precedente dell’imbarcazione (se presente); lunghezza; nome e indirizzo del proprietario o di chi ne ha l’utilizzo continuativo. L’unico attrezzo autorizzato per la pesca sportiva e ricreativa al pesce spada è la canna da pesca ed è ovviamente vietata senza eccezioni la vendita dei pesci catturati. Il limite giornaliero è, come per il tonno, un pesce per imbarcazione con obbligo di compilare un apposito foglio di cattura e di sbarcare in un porto designato previa comunicazione con la capitaneria di competenza. In caso di cattura accidentale, in periodo di divieto, di esemplari sotto taglia o in mancanza di autorizzazione, è fatto obbligo di rilasciare il pesce vivo nelle migliori condizioni.

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