Lo scorso 25 luglio il MIPAAF ha provveduto con larghissimo ritardo a prorogare la validità della Comunicazione in materia di pesca sportiva e ricreativa (ai sensi del Decreto ministeriale del 6 dicembre 2010) fino al 31 dicembre 2017. È di pubblico dominio come ritardi e reticenze riguardanti la Comunicazione siano stati recentemente legati alle proposte di istituzione di un nuovo sistema di licenze previsto nel Testo Unico per il settore ittico. Alla luce dello sviluppo in sede europea del dibattito sui controlli delle attività di pesca, i pescatori ricreativi dovranno cominciare ad adattarsi all’idea di una licenza di pesca per il mare. Nel frattempo, il Ministero si limita a un attendismo che conferma la scarsa consistenza della sua azione. In attesa delle elezioni politiche e di un nuovo governo ci troviamo nuovamente in una terra di nessuno: dovremmo avere un’autorizzazione ma al momento mancano decisioni degli uffici competenti, quindi non importa, fa lo stesso, possiamo pescare tranquillamente, a parte l’amarezza per impegni disattesi per la ricerca che restano congelati in attesa che sia l’UE a imporre un’azione positiva. Se lo scorso anno la proroga è stata rimandata per sette mesi perché avrebbe dovuto essere sostituita dalla nuova licenza, dobbiamo adesso attendere gli sviluppi elettorali per vedere se e come il Testo Unico verrà ripreso e non ci resta che sperare che la pressione della UE serva, se non altro, a darci metodi funzionali alla sostenibilità anziché strumentali agli interessi commerciali.
Abbiamo rilevato che il tuo browser utilizza
Su questo sito tale tecnologia potrebbe bloccare – oltre ad alcuni banner pubblicitari – alcuni contenuti e servizi importanti. Per una completa fruizione del sito, ti consiglaimo di mettere in pausa AdBlock.
Hai messo in pausa AdBlock?