• amo: Hanak H500BL
• filo di montaggio: Unicord 12/0
• corpo: FilTek Stonfo n. 5
• torace: pelo di scoiattolo, lepre, o miscela di pelami
• testa: bead di tungsteno se appesantita, oppure filo di montaggio
Il filmato si riferisce a una delle mosche prese in esame da Fabio Federighi nell'articolo Italian style. Tricotteri, pubblicato nel n. 1/2014. Nel testo Fabio continua la presentazione di una serie di mosche derivate, nel più tipico stile italiano, dalla grande lezione di Francesco Palù.
«Palù nei suoi tricotteri (friganee) e plecotteri utilizza normalmente dubbing di pelo di cervo, o meglio di capriolo; personalmente utilizzo altri tipi di pelame, montati in asola in ordine sparso e confuso per creare quel particolare senso di non definito, di non perfetto. Credo che molti di noi abbiano studiato i dubbing di Francesco; un aspetto che ho notato, specialmente in quelli di cervo, è che il pelame è disposto in senso longitudinale rispetto ai filati, non ad angolo retto, come la stragrande maggioranza dei costruttori usa fare. I filati, inoltre, sono solo leggermente attorcigliati fra loro, non twistati stretti come vien fatto di solito. Ciò fa sì che negli avvolgimenti del cordone di dubbing attorno all’amo il pelame si disponga in senso sparso, confuso come dicevo prima; rimane tranquillamente inserito senza sfilarsi dai ripetuti avvolgimenti che farete: solo una parte verrà via, il resto rimarrà intrappolato. È chiaro che a Palù risulta tutto facile, ed è qui che si vedono le buone mani e la giusta ottica; il rischio è infatti di creare dei ‘pagliai’ di pelame o addirittura di intrappolare i vari peli che dovrebbero fuoriuscire al di sotto dei ripetuti avvolgimenti di cordone di dubbing, creando così una massa compatta che non ha senso: sta a noi dosare il tutto moderatamente, per ottenere un artificiale con buona trasparenza, freschezza e vitalità. Normalmente in un cordone di dubbing con il pelame a 45° (vedi collari di lepre) è probabile che i peli che formano torace e zampe risultino più rigidi rispetto all’altra disposizione; inoltre se si vuole dare un aspetto sfilato, il collare è sicuramente meno adattabile a essere spinto indietro: dipende da cosa si vuol fare».