• amo: Hanak H100BL
• filo di montaggio: Ultra thread
• corpo: dubbing di scoiattolo, lepre, o miscela di pelami
• ali: quaglia, pernice o germano
• zampe/collare: piuma di cdc, pernice o quaglia
Il filmato si riferisce a una delle mosche prese in esame da Fabio Federighi nell'articolo Italian style. Tricotteri, pubblicato nel n. 1/2014. Nel testo Fabio continua la presentazione di una serie di mosche derivate, nel più tipico stile italiano, dalla grande lezione di Francesco Palù.
«Francesco Palù ha da molti anni dato una svolta alla visione tradizionale dei tricotteri creando imitazioni piene di vitalità e molti costruttori dopo di lui hanno dato interessanti interpretazioni di questo tipo di artificiali. È grazie all’utilizzo dei dubbing di pelo o a miscele varie che si riesce a ottenere il movimento – magari abbinato a piume di pernice o gallina screziata o barrata, come ad esempio galline coq de leon –, ma anche tramite le ali, che personalmente vedo bene non incollate o quanto meno pochissimo in alcuni particolari dressing; sì, perché anche l’ala può dare il senso di movimento dell’artificiale, e di conseguenza un’ala screziata è preferibile a una piuma in tinta unita, a patto che mantenga una certa trasparenza, anche se questo aspetto va valutato in riferimento al tipo di insetto si vuole imitare. Non va poi tralasciato il cul de canard, che opportunamente dosato dà la possibilità di creare imitazioni vivaci e leggere».