Si è svolto lo scorso 2 giugno il consueto raduno nazionale di pesca alla cheppia sul Po piacentino, organizzata dal direttivo dello Spinning Club Italia. La sfida tra i partecipanti dell’associazione ha avuto quest’anno buon esito, dopo una serie di manifestazioni, gli scorsi anni, che ne avevano visto il rinvio causa impraticabilità del ‘campo’. Questa volta, finalmente, l’incontro ha potuto svolgersi regolarmente e numerosi spinners provenienti dalle sezioni di Monza Brianza, Lodi, Milano, Como, Cremona e Piacenza hanno dato vita a un bel momento aggregativo all’insegna dei valori dello Spinning Club Italia. Dopo una mattinata discretamente pescosa con un discreto numero di catture (nonostante le condizioni del fiume non fossero perfette per la ricerca della cheppia) tutte accuratamente rilasciate, pranzo sul posto e rituale discorso del presidente nazionale, Mario Narducci, con premiazione del gruppo proveniente da più lontano. Nel pomeriggio un ristretto manipolo di valorosi, incuranti del caldo feroce, ha poi proseguito la pescata, ma la seconda parte della giornata è stata veramente avara di catture per i pochi irriducibili rimasti in pesca fino a sera. Per la cronaca, sono state catturate 32 cheppie, due siluri, un lucioperca e un cefalo. Con la speranza che questa meravigliosa specie anadroma che è la cheppia possa tornare a popolare numerosa come un tempo il Po e i suoi affluenti, vorremmo che gli enti preposti cominciassero a elaborare misure per la sua salvaguardia. A tale proposito questa manifestazione è stata un buono strumento per valutare lo stato di popolamento della cheppia lungo l’asta del Po durante il periodo molto importante della riproduzione. (Vainer Mazzoni, responsabile Spinning Club Italia Piacenza)
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