La Pesca Mosca e Spinning
La rivista di pesca con esche artificiali
Sommario
Visualizzalo in formato PDF
Le zone terremotate non sono morte: ci si possono pescare splendidi salmonidi.
Le tante possibilità della laguna: dal serra alla spigola, dall’aji all’eging.
Gli splendidi dorado argentini, aggressività allo stato puro, insieme a pacù e pirapità.
Un paradiso poco conosciuto all’interno di un parco nazionale, con tre splendidi invasi.
Un tratto spettacolare, molto tecnico, con marmorate, ibridi, fario e temoli.
Come insidiare un predatore che riserva adrenalina pura sin dal momento in cui è allamato.
Un bel tratto di ‘libera’ che scorre fra le gole della Via Mala, con fario e salmerini.
L’evoluzione recente dello spinning marino leggero con i metal jig, artificiali dalle mille sorprese.
Qualche chilometro a valle della TWT c’è un tratto che merita di essere visitato
Il litorale flegreo ospita ambienti differenziati, che costituiscono una palestra ideale per lo spinning.
Bonefish, tarpon e snook dell’arcipelago caraibico per una vacanza a misura d’uomo.
Una pesca praticabile in tutto il Mediterraneo, che diventa sempre più tecnica.
Ben cinque zone no kill che consentono di praticare la Tenkara in tutte le sue declinazioni.
Domenica 30 aprile 2017, presso il lago di Gioviano, a Borgo a Mozzano, si è svolta la IV edizione del Trofeo P-Line Trout for Africa
Tutto è cominciato cinque o sei anni fa a una riunione della sede dello Spinning Club Italia di Firenze, davanti a una birra: «Perché non ci occupiamo della gestione di un trattodella Sieve e facciamo una zona di protezione per il luccio?».
È disponibile in rete il nuovo sito per il turismo della pesca ricreativa in Olanda www.fishinginholland.nl.
Si è svolto dal 26 al 28 maggio, a Soliera di Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, il 1° ritiro Casting for Recovery Italia: «Pescare è sperare»
Nato a Roma nel 1942, è diventato pescatore a mosca verso la metà degli anni Settanta. Si è subito appassionato alla costruzione e ha letto tutti i 'sacri testi', provando e riprovando. Su consiglio del suo primo maestro, Renato Repetti, ha cominciato a fare qualche gara. Dopo i primi timidi inizi, ha ottenuto buone prestazioni al Gran Premio Città di Pisa e a Pontremoli, arrivando primo. Al XIV Trofeo Bisenzio ha conquistato il premio per la miglior ninfa, al XV Trofeo Bisenzio è salito sul podio. È stato terzo al Trofeo Città di Genova e a Riva del Garda, secondo al III Bugia Nen (2016). Istruttore della scuola SIM, ha fatto parte del club Fly 90 Versilia. Ha partecipato costantemente ai contest indetti da questa rivista, ai quali è arrivato cinque volte primo. È mancato il 20 gennaio 2022.
3/2015 Carta, nastri e piume
1/2015 Lambswool
3/2017 Giocando con l'organza
6/2017 8 mosche con la pelle di sogliola
Speciale Artificiali Pallina su o giù?
1/2020 Ali che passione
5/2021 Ritorno al passato 1
6/2021 Ritorno al passato 2
Sommario
Visualizzalo in formato PDF
Popper, walking the dog, needle fish e skipping lures. Il fascino della pesca top water in mare «non ha eguali: si va a cercare la preda nel suo ambiente naturale, ma la si obbliga ad attaccare nella zona di confine fra il suo e il nostro mondo», per assistere a uno spettacolo esaltante.
Dopo i terremoti dello scorso anno, c’è ora il rischio del danno economico indiretto, derivante dalla carenza di turismo dovuta alla paura e all’errata percezione che quelle regioni siano tutte un cumulo di macerie. La fantastica realtà del Nera è lì a dimostrare il contrario.
«Una categoria di esche molto in voga tra i bass-dipendenti yankee è senza dubbio quella dei crankbait. Il perché è presto spiegato: i crank sono tra le esche più facili da usare e qualche bass lo prendono sempre, anche se chi li usa non è propriamente un esperto».
Dopo aver parlato nello scorso numero di attrezzatura, entriamo ora nel vivo della pesca alla carpa con la mosca: ricerca del pesce, studio delle sue abitudini alimentari, approcci e tecniche, tipologie di artificiali.
Il periodo estivo è uno dei migliori per insidiare il persico reale, nella prospettiva di ottenere qualche cattura non troppo lontana da quelle realizzabili in nord Europa. Giorgio parla delle strategie di pesca in relazione a tre precise categorie di artificiali.
«La principale caratteristica dell’organza, oltre alla mobilità, è la particolare consistenza, con effetto gelatinoso quando l’artificiale è bagnato e con una traslucidezza simile a quella del cotone idrofilo bagnato e del ‘cocchetto’, il bossolo del bombice del biancospino».
Golden dorado sul Paranà: è uno dei target più agognati dal pescatore europeo, soprattutto a mosca. Per quanto riguarda lo spinning le notizie, anche in rete, sono meno diffuse. La prima esperienza dell’autore a confronto con lo splendido predatore argentino.
Tutti i modi per realizzare in proprio le asole sulle code, utili in varie occasioni di pesca: dal nail knot e dal Cliff’s loop ai vari tipi di asole termosaldate. Con guide fotografiche passo per passo e con un’intervista a un guru dell’argomento: Kieran Conlon.
L’importanza della velocità in rapporto alle caratteristiche dell’artificiale. Gli elementi della presentazione dell’esca vengono esaminati in quest’ottica con riferimento a una situazione-tipo, utilizzata come esemplificativa del ragionamento proposto..
Dal Giappone la tecnica Tenkara è passata negli Stati Uniti e da lì è approdata in Italia. Le sue applicazioni possono essere molto diverse a seconda del modo in cui la si intende: nella sola versione originale o adattandola agli ambienti e alle situazioni concrete di pesca.
Il periodo estivo consente di tralasciare per un po’ gli artificiali classici dello spinning al luccio per divertirsi con esche fuori dal comune, come terrestrial, rane, anatidi, popper, buzz bait e pencil bait, da impiegare in superficie in attesa delle esplosioni più adrenaliniche.
Materiale notissimo e assai importante, il gallo è uno dei primi illustrati agli allievi nei corsi di costruzione. Ivano mostra i diversi tipi di colli, alcune mosche storiche e approfondisce due aspetti particolari: la disposizione delle fibre e il modo di fissare e girare una piuma.
Invece di buttare i vermoni rovinati dopo l’uso, o peggio lasciarli nell’ambiente, inquinandolo, è possibile utilizzarli per crearne nuovi con varie tecniche, fondendoli e colando il materiale risultante in uno stampo autocostruito, aggiungendo eventualmente colori, lustrini e scent.
