Una serie di immagini che si riferiscono all’articolo di Antonio Varcasia pubblicato nel n. 2/2014 (scaricabile gratuitamente qui) e che non hanno trovato posto in quella sede.
«La stagione umida in America centrale va normalmente da maggio a dicembre, periodo che ingloba uno dei momenti migliori per la pesca inshore nel sottocosta nel Pacifico (da giugno a settembre in particolare per specie come il roosterfish e il vela, ma anche il blue marlin offshore) e che nella parte finale della stagione, in cui i fiumi in piena e gli acquazzoni riversano in mare detriti organici (tronchi e fogliame), diventa eccellente, dal momento che tali oggetti alla deriva richiamano pesce foraggio, che costituisce il punto di riferimento di dorado (lampughe) ma soprattutto di tonni yellowfin, blue e black marlin. La stagione più interessante per questi due rostrati in molti spot del Pacifico inizia proprio in epoca pre-natalizia e si protrae per un paio di mesi a seguire.
Non si può invece dire lo stesso della pesca nella costa atlantica, dove per gli stessi motivi già illustrati la piena dei grandi fiumi navigabili dell’America centrale rende le acque torbide e la pesca molto difficoltosa nei fiumi stessi, nelle lagune e spesso anche in oceano per diverse miglia fuori gli estuari. La costa atlantica dell’America centrale è uno degli spot migliori per il tarpon gigante e per lo snook, che quindi saranno al top nella stagione secca, fra gennaio e maggio».