Dopo diverse esperienze alle Canarie e alle Azzorre insieme a un appassionato e affiatato gruppo di amici, Francesco Paolini fa il punto su tutto quel che è necessario sapere per pianificare e intraprendere un viaggio in queste mete atlantiche, dall’approccio psicologico alle attrezzature. Il filmato si riferisce all'articolo dallo stesso titolo apparso sul n. 2/2015 della rivista, dal quale segue un breve estratto.
«Per la conformazione geologica delle isole di natura vulcanica, i principali ambienti in cui ci si trova a pescare sono essenzialmente di tre tipi: 1. spiaggia di ciottoli, 2. costa di scogli frastagliati con la presenza di un buon salto di fondo (drop off) a tiro di lancio, 3. punta esterna con crostoni di roccia che vanno ad affondare a batimetriche fino a 30-40 metri rispetto al proprio punto di pesca.
La scelta dell’ambiente giusto su cui insistere è in funzione del tipo di predatore maggiormente in attività in quel momento, il che dipende prima di tutto dal tipo di foraggio presente o meno. La nostra convinzione, supportata dai fatti, è che in una determinata zona non sono mai presenti contemporaneamente più specie di predatori, probabilmente per il tipo di foraggio riscontrabile, ma anche per fattori di variabili stagionali. Rimane comunque il fatto che un anno la fanno da padrone i barracuda mentre l’anno prima, nello stesso preciso spot, i serra erano le prede più comuni».