Com’è noto, negli ultimi due anni il caos generato dall’abolizione delle province si è manifestato con tutti i suoi nefasti effetti anche nell’ambito della pesca. L’impossibilità da parte delle istituzioni regionali di conoscere nel dettaglio le singole realtà locali, le loro esigenze, il loro passato, le gestioni esistenti, i progetti in essere, ha reso difficile definire linee guida universali e condivise in merito a tali problematiche. A questo scenario hanno contribuito anche le associazioni piscatorie e ambientaliste, ognuna impegnata a livello locale, arroccata nel proprio feudo con scarsa propensione a un allargamento dei propri confini. Chi ha vissuto la scena politica regionale in materia di pesca sportiva e ricreativa ha da subito avvertito un senso di smarrimento di fronte a una frammentazione così disparata della realtà piscatoria. È maturata pertanto l’esigenza di guardarsi attorno, di confrontarsi con gli altri, di condividere idee e progetti, di capire chi e quanti siamo. È nato a tale proposito il PAMM, il primo coordinamento pescatori a mosca della Regione Marche, presentato ufficialmente alla fiera Wild Nature Expo di Villa Potenza (MC): nessuna velleità associazionistica, ma una semplice aggregazione di pescatori a mosca che intendono confrontarsi e condividere idee in tema di pesca. L’augurio naturalmente è che questo possa costituire un seme e che, in un futuro speriamo non troppo lontano, germogli in un qualcosa di più ampio a supporto delle istituzioni per il bene della comunità piscatoria marchigiana.
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