• amo: light grub nn. 12-20 ovviamente a seconda dell’insetto che si vuole imitare
• ninfa: avvolgimento di lana mohair marrone o crema
• addome: Frenzy body
• code: microfibettes
• ali: cdc, cartene o polipropilene
• zampe-torace: dubbing in cdc nelle misure più piccole, in pelo di lepre in quelle più grandi. In entrambi i casi il torace è sormontato da una striscia di foam
Il filmato si riferisce alla costruzione presentata da Federico Renzi all’interno dell’articolo Tre mosche per pesci difficili, pubblicato nel n. 1/2014.
«Quando una ninfa di effimera raggiunge la superficie dell’acqua, ha di fronte l’ostacolo più duro da superare di tutta la sua breve vita. Ho parlato di questo aspetto della vita delle effimere, che ritengo importantissimo per la pesca con la mosca, nell’articolo A tre centimetri dal cielo («La Pesca Mosca e Spinning» n. 6/2005). Questo artificiale è la rappresentazione del momento di transizione: la dun sta fuoriuscendo dalla spoglia ninfale ed è nel momento più vulnerabile, costituendo una preda molto facile per i pesci. La difficoltà maggiore che ho dovuto superare per questa mosca è stata principalmente l’individuazione dei giusti materiali; trattandosi in pratica di due mosche costruite sullo stesso amo, il rischio maggiore è che sbagliando materiali si costruisca una mosca che assume un assetto sbagliato in acqua. Per essere efficace questo artificiale deve restare con la parte che imita la ninfa completamente sott’acqua, mentre tutto il resto deve emergere. Alcuni dei primi tentativi che ho fatto a causa dei materiali non appropriati o affondavano dopo soli pochi lanci oppure si adagiavano piatti sull’acqua. Alla fine ho trovato il giusto mix: lana mohair per la ninfa e materiali supergalleggianti per tutto il resto. Tutto, poi, è diventato più semplice quando ho individuato un materiale che ritengo rivoluzionario per la realizzazione di extended bodies e che ho chiamato Frenzy body; tale materiale, per la sua translucentezza, è molto imitativo, è facilismo da usare in quanto non richiede l’uso di colle o attrezzi vari, e galleggia come un tappo di sughero, permettendo alla mosca di avere sempre un assetto ottimale e di poter essere usata anche in presenza di forti correnti. Le uniche variazioni che apporto a questa mosca riguardano la presenza o meno delle zampe in pelo di cervo e il materiale adoperato per le ali, che va dal cdc della prima versione al polipropilene quando voglio una mosca che si veda bene anche con luce molto scarsa e che magari resista meglio a numerose abboccate, fino al cartene per una maggiore imitatività. Ovviamente questo artificiale va siliconato solo nella parte che dovrà restare fuori dall’acqua, mentre la parte che imita la spoglia ninfale va bagnata con l’acqua del fiume o con saliva per permetterle di entrare subito in pesca».