In occasione del Pescare Show 2016, nei giorni 20-21 febbraio, si è tenuta a Vicenza la prima edizione del «Fly Tying Experience», manifestazione internazionale di costruzione alla quale hanno partecipato sette costruttori stranieri (l’ottavo, Espen Eilertsen, ha trascorso i due giorni in albergo con una gastroenterite…) e quindici italiani (comprendendo fra questi Enrico Fantasia, ormai irlandese d’adozione). Metà del padiglione C della Fiera di Vicenza era quest’anno riservata al mondo della pesca a mosca, con due vasche di lancio intorno alle quali erano disposti i numerosi stand di aziende, negozi e associazioni, in una formula che ha trovato ampio consenso nei fruitori dell’evento come negli operatori, gli uni per la ‘esclusività’ dello spazio dedicato alla loro passione e per l’ampia offerta di prodotti e informazioni, gli altri per l’alta affluenza di pubblico registrata e per le vendite conseguentemente concluse e/o i contatti allacciati. All’interno di questo spazio, a un’estremità del padiglione, era stata allestita la lunghissima tavolata ad anello dietro la quale sedevano i costruttori partecipanti all’evento; gli appassionati hanno avuto così modo di conoscere e apprezzare l’abilità di alcuni fra i più grandi nomi del fly tying internazionale, dai più anziani e noti ai più giovani e innovativi, rivolgendo loro domande e fotografando le varie mosche proposte.
Un plauso va dunque ai due collaboratori di questa rivista – Fabio Federighi e Federico Renzi – che si sono presi amorevolmente cura dei propri ‘colleghi’ e di molti aspetti organizzativi dell’evento, e a Eddy Peruzzo, che ha coordinato il tutto fornendo anche la logistica necessaria per gestire al meglio l’ospitalità offerta dalla Fiera di Vicenza ai costruttori stranieri. Un ringraziamento va anche a Edy Donà, che ha sponsorizzato i segnaposto personalizzati, costruiti dall’artigiano, e moschista, Roberto Mordoni.
Come spesso accade in questo tipo di manifestazioni, le due giornate si sono svolte in un clima di amichevole scambio culturale e di divertita collaborazione fra i costruttori, culminando nell’offerta di un quadro contenente una mosca di tutti i partecipanti al grande Francesco Palù, maestro dell’Italian Style, e nella festosa foto di gruppo finale. A tutti è stata consegnata da Eddy Peruzzo una targa di partecipazione all’evento. In occasione della manifestazione, Loris Zecchinello ha ricevuto dalle mani di Alessio Stoppioni, della ditta Stonfo, il recentissimo morsetto Transformer come premio annuale 2015 per il Fly Tying Contest indetto da questa rivista. Visto il successo del Pescare Show Fly Tying Experience, ci auguriamo che esso possa davvero diventare – com’è nell’auspicio degli organizzatori – un appuntamento fisso alla stregua delle più note manifestazioni europee del settore che da sempre si tengono in Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca, Irlanda ecc., con lo stesso alto livello costruttivo proposto da tutti i partecipanti.
Nel corso dell’evento ogni fly tyier ha presentato una rassegna di mosche particolari, quelle per le quali è più noto o alle quali si sta dedicando maggiormente in questo periodo. Abbiamo chiesto a ognuno di riassumere le caratteristiche delle creazioni proposte; ecco quanto ci hanno detto.
Ed Berg. Parachute May Fly e altre parachute; Caddis larva. Dal Colorado, era per la prima volta in Italia.
Niklas Dahlin. Vari tipi di Mary Dette; alcune Red Quill; mosche tipiche dei Catskill.
David Gourong. Mosche da mare; mosche da lucci e black bass in sintetico; leech e worm in lana.
Stuart Hardy. Mosche realistiche e iperrealistiche; mosche artistiche, non da pesca, fra le quali varie mosche da salmone e creazioni tendenti a imitare farfalle, uccelli ecc.
Igor Stancev. Lavender e altre mosche semirealistiche da trota; coleotteri; mosche di maggio; sedge; Odonata; Hopper; mosche piccole e piccolissime.
Andrés Touceda. Mosche realistiche, Beetles, cavallette.
Hans van Klinken. Klinkhåmer; Parapoly sedge di ispirazione svedese; Caseless Caddis nymph; libellule; coleotteri; vari tipi di emerger.
Alberto Calzolari. Mosche classiche in stile Catskill, spider nello stile inglese North Country Style, varie mosche in materiali naturali.
Alessandro Casiglia. Mosche classiche in lepre e fagiano; ninfe da pesca con sottocorpo in teflon e colla UV; alcuni montaggi artistici.
Ezio Celeschi. Mosche con ali realistiche di sua produzione.
Simone Chesi. Imitazioni virtuosistiche ‘Punk rock’ in pelo di cervo rasato; mosche da black bass; Pike Fly; Nich Fly in sintetico per la spigola; streamer da luccio.
Giovanni De Pace. Mosche da mare e da luccio in materiali quasi esclusivamente sintetici.
Enrico Fantasia. Tipiche mosche irlandesi sommerse, come la Green Peter; mosche di maggio, modelli innovativi personali.
Fabio Federighi. Mosche di maggio iperimitative; serie di mosche Italian Style; artificiali in foam.
Fabrizio Gajardoni. Mosche da salmone; crezioni artistiche in pelo di cervo.
Andrea Gasparini. Plecotteri in camoscio e cervo; mosche di maggio; api e vespe.
Fabio Gasperoni. Mosche da trota e da luccio; mosche di movimento e di facile lancio per il Nera; streamer da luccio.
Massimo Ginanneschi. Sedge ed effimere in cdc con montaggio in asola stile Petitjean; stonefly con ali in cdc incollato.
Fabio Mauri. Libellule con corpo in foam; mosconi, vari terrestrial, mosca di Mario in cdc.
Ivano Mongatti. Mosche da pesca in polipropilene e cul de canard; tricottero con cdc ribaltato e cervo; montaggi in polipropilene con diverse varianti; Rossolina.
Federico Renzi. Mosche per pesci difficili; Transition dun; montaggi spent.
Piero Sistino. Mosche classiche da salmone; riproduzioni di modelli dell’epoca vittoriana secondo le ricette di Kelson.
Stefano Ticchiati. Mosche da spigola e da trota in materiali sintetici e naturali; mosche da trota in materiali naturali.
Loris Zecchinello. Mosche da mare in materiali naturali; mosche classiche da luccio; mosche da risorgiva; streamer da luccio e da trota.
Ed ecco una galleria di alcune delle mosche presentate.
Infine, questi sono i brevi profili di tutti i partecipanti al Fly Tying Experience 2016.