Nel settembre 2017, da un’idea di Stefano Orlandi, amministratore del gruppo Facebook «Tail Water Tevere nel Cuore», è nato online, all’interno di tale gruppo, un contest mensile di costruzione mosca, parzialmente ispirato a quello che appare da anni sulla rivista «La Pesca Mosca e Spinning». Lo scopo è quello di divulgare il fly tying, far conoscere le varie metodologie di montaggio degli artificiali, il corretto uso dei materiali in commercio e non ultimo aggregare in amicizia tutti i partecipanti e i fruitori del gruppo. Orlandi chiese all’amico Fabio Federighi se la sua idea potesse essere sviluppata e se potesse funzionare e riscontrò subito entusiasmo e massima partecipazione da parte sua. Fabio si è poi occupato di formare la giuria, composta, oltre che da lui, da Loris Zecchinello e da Stefano Ticchiati. Ogni mese viene scelto l’insetto da imitare e durante questo arco di tempo i concorrenti devono inviare foto esaustive delle loro imitazioni, corredate dall’indicazione dei materiali usati e delle dimensioni dell’amo. Al termine del mese vengono decisi i migliori dressing, fra i quali vengono prescelte dai giudici le prime tre imitazioni classificate. I contest non hanno premi, salvo un permesso omaggio per una pescata in TWT offerto dal Mosca Club Alto Tevere assegnato al primo classificato. Attualmente la media di imitazioni ricevute è di circa 40 al mese, tutte di buon livello, alcune veramente ottime. Di seguito il regolamento del contest.
1. Lo scopo dell’iniziativa è quello di unire i vari pam e di divulgare il fly tying.
2. Le imitazioni dovranno essere corredate, oltre che da foto chiare e intuitive, anche dai materiali usati. È richiesta minimo una foto, non esiste numero massimo delle stesse; è inoltre preferibile, ma non vincolante, immettere almeno una rappresentazione con righello per valutare le dimensioni della costruzione.
3. Il giudizio della commissione giudicante è e sarà unico e inappellabile.
4. Alla fine di ogni mese verrà eletta la migliore imitazione, che verrà premiata con un piccolo valore simbolico.
5. La ‘competizione’ dovrà essere intesa come un’attività svolta in amicizia e goliardia e soprattutto che non travalichi in scorci polemici; chiunque disattendesse queste finalità verrà escluso dal ‘concorso’.
6. L’iniziativa non ha, né avrà, scopi di lucro; i premi saranno ‘simbolici’ e di scarso valore monetario; il vincitore dovrà sentirsi appagato dall’aver dimostrato di essere stato il migliore in quella determinata realizzazione dell’artificiale. Più che una gara contro gli altri concorrenti dovrà essere una competizione contro se stessi, rivolta esclusivamente alla ricerca di un miglioramento delle proprie prestazioni costruttive.
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