Così potremmo definire le attività sociali di Spinning Club Italia nel corso del 2021. Da un lato infatti le manifestazioni e i raduni di pesca sono potuti riprendere solo negli ultimi mesi dell’anno, complice l’attenuarsi dell’epidemia Covid, ma dall’altro sono proseguite per l’intero periodo e senza interruzioni tutte le attività indirizzate alla maggiore tutela degli ecosistemi acquatici.
Nel dettaglio: nei giorni 25 e 26 settembre si è tenuta la prevista manifestazione celebrativa del quarantennale di fondazione del Club, rimandata lo scorso anno. È stato così possibile godere della perfetta organizzazione della sede di Arezzo coordinata da Lorenzo Lombardi e Francesco Pratesi, usufruendo di una prima giornata di pesca dal piede sul lago di Montedoglio (obiettivo il luccio) e sul tratto no kill di Città di Castello nell’alto Tevere umbro (cavedani e trote), seguita da una cena sociale nel magnifico contesto della cittadina di Monte San Savino e una seconda giornata di pesca al lago del Calcione (bass e luccio) affrontata da belly boat e da barca. Il 24 ottobre si è svolta una manifestazione di streetfishing sul Naviglio Pavese estesa al tratto cittadino del Ticino, organizzata dalla sede di Pavia e il 7 novembre un raduno al luccio tenuto dalla sede di Lodi. La sede di Firenze ha organizzato, in collaborazione con la locale sezione Fipsas, due corsi di avviamento allo spinning per bambini nei giorni 5 giugno e 12 dicembre. Stanno infine pian piano riprendendo le varie attività di molte sedi locali come i ritrovi serali e le uscite di pesca conviviali.
Per quel che riguarda le attività di salvaguardia, grazie al coordinamento dell’amico Passarella, responsabile SCI della regione Veneto, e al volontariato dei soci delle diverse sedi locali, sono stati realizzati tre progetti di ripopolamento dei corsi di pianura regionali con luccio, persico reale e tinca, approvati nel corso dei lavori della Consulta Regionale della Pesca «Tavolo Blu». Un analogo lavoro è stato posto in essere dalla società ‘sorella’ Lanciatori del Polesine in provincia di Rovigo. In Lombardia, grazie alle sedi di Lodi, Cremona e Bergamo, sul fiume Adda è proseguito il lavoro dello storico Progetto Marmorata che si è esteso alle acque del tratto terminale del fiume Brembo, lavoro che fa perno sull’incubatoio di Merlino gestito da SCI in collaborazione col Consorzio Irrigazioni Cremonesi e il coordinamento dell’amico Maurizio Lozzi. È inoltre proseguito l’affiancato progetto di recupero del popolamento di luccio di ceppo italiano, con la produzione di oltre 100.000 avannotti da riproduttori certificati geneticamente dalla Fondazione Stach di San Michele all’Adige. Sta infine muovendo i primi passi un analogo progetto sostenuto dalla sede di Pavia coordinata da Matteo Malinverni. In Piemonte si è ottenuta la presenza di una rappresentanza nella Consulta Regionale per la Pesca e in quella della Città Metropolitana di Torino. Prosegue poi la collaborazione con le altre associazioni di pesca nel contrasto ai danni ambientali su fiumi e torrenti (svasi di dighe, captazioni idriche, inquinamenti ecc.) e l’introduzione di tutele (tratto no kill sul torrente Gesso da parte della sede di Cuneo, recuperi ittici della sede di Vercelli ecc.).
È stato mantenuto il sostegno degli sponsor Normark Italia (marchi Rapala, Blue Fox ecc.) ed Extra Fishing Gear (Flumen, Hoil ecc.) e le convenzioni rinvenibili sul sito www.spinningclubitalia.it, anch’esso sottoposto a restyling. Sono state rilanciate le attività delle pagine sociali Facebook e Instagram a cui si invita a inviare contributi e immagini. È stata poi sviluppata una collaborazione con l’associazione Street Fishing Italia (SFI) che trova riscontro anche in alcune dirette web che saranno programmando a breve. È proseguita la collaborazione con WWF Italia, portando a termine, insieme alla Federazione Italiana Canoa e Kayak, la Campagna «LiberiAmo i Fiumi» contro gli sbarramenti che ne interrompono la continuità, ostacolandone la vita biologica, anche grazie all’opera di censimento delle interruzioni tramite la app Barrier Tracker, opera che invitiamo a proseguire nel tempo (basta una foto per inserire nuove informazioni nel data base).
Ancora un anno, dunque, che vede come sempre impegnato il Club nella condivisione della comune passione per la pesca, senza però saltare l’impegno – nella misura del voluto e del possibile – indirizzato alla conservazione e al miglioramento delle acque nazionali. Ci si augura quindi che tutti i soci vogliano rinnovare ancora una volta l’iscrizione a Spinning Club Italia e magari convincere un amico a fare altrettanto.
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