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Un progetto a tutela del luccio italico

 

La contrazione della specie luccio italico (Esox cisalpinus) sul territorio piemontese, così come in gran parte d’Italia, rappresenta un dato preoccupante e dall’origine multifattoriale: la scomparsa degli areali di frega, il rimodellamento degli argini fluviali e la ricanalizzazione dei corsi d’acqua, la proliferazione dell’avifauna ittiofaga e, non ultima, la comparsa di specie alloctone invasive, sono solo alcune delle cause di questo fenomeno. La sede di Torino dello Spinning Club Italia sta cercando di contribuire con i suoi volontari ai lavori di ripopolamento effettuati dalla città metropolitana di Torino, principalmente collaborando con il personale tecnico nella ricerca di nuove micropopolazioni strutturate, con conseguente campionamento di fauna ittica e recupero di riproduttori. Nelle ultime settimane la scoperta, dopo mesi di ricerca, di una nuova popolazione di lucci all’interno di una risorgiva isolata e ancora intatta ha permesso il recupero di alcuni esemplari di Esox cisalpinus di ambo i sessi che sono stati trasferiti presso l’incubatoio di valle competente a scopo di spremitura: si tratta dei primi lucci ospiti di questo incubatoio, che copre un vasto bacino imbrifero finora non ancora interessato da attività di ripopolamento specifiche per quanto riguarda questa specie. Se gli sforzi di tecnici e volontari andranno a buon fine, nuovi piccoli esemplari potranno unirsi ai già oltre 100.000 avannotti prodotti ogni anno dal sistema di incubatoi ittici della città metropolitana di Torino. Inoltre, da quest’anno e per i prossimi tre anni, su tutto il territorio torinese sarà in vigore il divieto assoluto di trattenimento per gli esocidi, con il conseguente obbligo di catch and release, risultato di una proposta dello Spinning Club Italia fortemente sostenuta da tutte le associazioni e dall’amministrazione provinciale.

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