Il consiglio direttivo dello Spinning Club Italia, costituito da Mario Narducci, Vainer Mazzoni, Ettore Ghezzi, Enzo De Carlo, Guglielmo Brizio, Simone Carsetti, Simone Cordani, Fabrizio Dallera, Renzo Della Valle, Lorenzo Lombardi, Matteo Malinverni, Francesco Pratesi, Enzo Venturini, ha stilato un comunicato diretto a tutti i soci quale documento riassuntivo delle tante attività che hanno segnato il 2019. Eccone il testo.
La fine di ogni anno rappresenta l’occasione più propizia per stilare il bilancio del cammino comune compiuto ed è importante farlo per crescere nella condivisione delle finalità perseguite insieme e conoscere quali risultati concreti si siano poi in effetti raggiunti. In primo luogo, vale la pena gettare uno sguardo all’interno del nostro sodalizio. Il 2019 si chiude con 23 sedi provinciali presenti in nove regioni e un numero di soci in aumento per il terzo anno consecutivo. In ogni territorio in cui siano presenti nostre Sedi abbiamo offerto a tutti la possibilità di condividere la pesca che ci scalda il cuore, lo spinning, realizzando un numero complessivo imponente di ritrovi, serate divulgative non solo tecniche ma anche scientifiche, uscite di pesca pratica a cui ognuno ha potuto partecipare. Di queste attività, senza le quali il Club semplicemente non esisterebbe, dobbiamo tutti riconoscenza in primo luogo ai responsabili di sede e ai loro collaboratori che si sono presi e continuano a prendersi la responsabilità di tutelare e sviluppare l’amicizia, che in fondo è la sostanza dell’unità del nostro sodalizio. In particolare quest’anno abbiamo mirato ad allargarla impegnandoci nell’organizzazione di eventi comuni a più sedi anche distanti. L’iniziativa ha goduto del favore dei soci (cito fra gli altri i ritrovi sul fiume Adda a Lecco, Po a Isola Serafini, lago di Osiglia) e sarà confermata nel 2020 con qualche variazione migliorativa. Stiamo allestendo infatti il calendario delle prossime manifestazioni, che comprenderà due gare di street fishing in Lombardia e in Veneto, un’uscita a cheppie sul Po piacentino, una gara in belly boat alla lanca di Soltarico e due ritrovi al luccio sul lago di Endine (BG) e Osiglia (SV) e soprattutto una imperdibile manifestazione di due giorni in Toscana, correndo nel 2020 il quarantennale di fondazione del Club. Per realizzare le nostre iniziative ci siamo giovati nel 2019 del sostegno di alcuni sponsor, in particolare le aziende Normark Italia, Flumen e Model Resine, nonché del tour di pesca Lapland Outdoor Events di Aldo Silva.
Per la diffusione dello spinning, oltre all’attività sociale consueta, abbiamo tenuto a Firenze, Piacenza e Lodi tre corsi per neofiti, riconosciuti da Fipsas grazie alla presenza dei nostri Istruttori federali. Abbiamo organizzato anche una minore attività garistica vera e propria, con la partecipazione di alcuni nostri atleti ai campionati Fipsas di belly boat e trota, oltre alla competizione in belly boat presso il lancone di Soltarico a Lodi. L’abbiamo fatto però col nostro stile, ossia – come deciso da anni – devolvendo il ricavato dell’evento al progetto di reintroduzione del luccio in quei territori, opera che noi stessi stiamo realizzando in collaborazione con i locali enti gestori della pesca. In effetti, accanto all’attività sociale ricreativa in senso stretto, che si conferma ricca e prioritaria, il Club ha sempre cercato di dare rappresentanza nelle opportune sedi istituzionali agli interessi comuni della nostra tecnica, che si giova moltissimo quando viene esercitata in ambienti acquatici sani e in buon equilibrio. Diverse nostre sedi, come Torino, Vercelli e Pavia, hanno collaborato in recuperi ittici e si sono impegnate in progetti di tutela come quello a favore del luccio presso la lanca del Lido a Pavia. Le sedi venete di Treviso, Venezia, Padova e Rovigo, in sinergia con la società ‘sorella’ Lanciatori del Polesine e grazie all’intensa attività del nostro rappresentante presso la consulta regionale della pesca ‘Tavolo Blu’, Luca Passarella, hanno continuato in un’attività di sostegno attivo delle popolazioni di luccio e persico reale nelle acque venete, oltre ad avere numerosi membri impegnati nei servizi di vigilanza come guardie ittiche volontarie. Il grande impegno di Luca è stato coronato quest’anno da un risultato inedito e encomiabile: su proposta di Spinning Club Italia le associazioni rappresentate al ‘Tavolo Blu’ hanno sostenuto l’adozione di un regime di no kill totale per luccio, marmorata e relativi ibridi per l’intero territorio regionale, proposta poi accettata dall’Assessorato regionale e introdotta, insieme al divieto di pesca col vivo, nel nuovo regolamento della pesca.
Anche in Piemonte l’accettazione della nostra proposta alla Consulta della Pesca di Torino, seguita dall’amico Guglielmo Brizio, ha permesso di introdurre un progetto sperimentale di tre anni di no kill assoluto per il luccio. Sempre a Torino due nostri soci, dopo il prescritto iter formativo, hanno conseguito il decreto di guardie ittiche volontarie e ora prestano servizio di vigilanza. A Lodi, grazie alla costante attività del gruppo di volontari del Club coordinati da Maurizio Lozzi e Benso Perini, abbiamo sviluppato una collaborazione stabile col Consorzio Irrigazioni Cremonesi che ha permesso di affinare l’attività dello storico incubatoio dedicato al Progetto Marmorata, allargandola al luccio di ceppo italiano con la costruzione di un laghetto artificiale dedicato alla sua riproduzione.
Ultimo ma non ultimo, il Club ha proseguito nella collaborazione con il WWF nazionale, col quale dal 2011 abbiamo firmato un comune protocollo d’intesa. In tale ambito abbiamo partecipato alla coalizione Free Rivers Italia con cui abbiamo ottenuto un primo blocco degli incentivi al mini-idroelettrico, incentivi che, stravolgendo logiche economiche basilari, rendono appetibili molte distruttive opere sui torrenti. Più ancora, siamo stati uno dei pochi sodalizi di pescatori italiani che hanno attivamente partecipato dal settembre 2018 al marzo 2019 alla consultazione dell’Unione Europea circa il mantenimento della Direttiva Acque e della sua scadenza al 2027. Ricordiamo che la Direttiva obbliga gli Stati dell’U.E. a mettere in buono stato ecologico i propri ecosistemi acquatici utilizzando come indice le popolazioni ittiche presenti. Da più parti si sta premendo per allentare i vincoli della Direttiva e posticiparne l’applicazione al 2053. Insieme a tante altre associazioni nazionali e internazionali (fra cui ci piace ricordare l’Alleanza Pescatori Tedeschi, che ha raccolto migliaia di adesioni), coordinate dal WWF europeo, abbiamo contribuito a raccogliere oltre 370.000 firme di cittadini europei che si sono pronunciati a favore dell’attuale scadenza, ottenendo uno dei risultati maggiori di sempre in tali consultazioni. In questi giorni la commissione tecnica chiamata a pronunciarsi sulle eventuali modifiche da introdurre ha confermato la validità della Direttiva per come è stata scritta. Spetterà infine alla Commissione Europea nel prossimo autunno 2020 la decisione definitiva sull’argomento, ma senza l’impegno di tanti, e anche di noi, non avremmo avuto speranze. Insomma un anno ricco di eventi che ci vede come sempre impegnati nella condivisione della nostra comune passione per la pesca, senza però saltare l’impegno – nella misura del voluto e del possibile – indirizzato alla conservazione e al miglioramento delle acque nazionali. Per questo speriamo che tu voglia rinnovare ancora una volta l’iscrizione a Spinning Club Italia e magari convincere un amico a fare altrettanto.