Potremmo proprio definirla un’autentica rivoluzione, quella avvenuta da noi alla fine degli anni ’80. Stiamo parlando delle esche di gomma morbida che hanno mutato radicalmente il modo di concepire lo spinning in acqua dolce e in mare, a livello planetario. Le proprietà quasi magiche della sostanza vinilica hanno infatti apportato sostanziali vantaggi a tanti gruppi di esche artificiali, aprendo nuovi orizzonti ai pescatori di ogni continente. L’introduzione di questo straordinario genere di esche ed il passaggio dalle hardbaits, che avevano dominato il panorama della pesca per tutto il secolo precedente, alle softbaits di nuova generazione, non è stata tuttavia indolore, soprattutto sotto l’aspetto psicologico e pratico. All’arrivo delle “gomme” molti pescatori si rifiutarono di usarle: troppo fragili, dicevano, e poco facili da innescare, usare e conservare. Ma si sbagliavano e, nel giro di qualche anno, anche in Italia questi artificiali raggiunsero il successo di pubblico che giustamente hanno meritato. Anche se, dopo trenta anni dal loro arrivo, oggi potremmo ridimensionare questo loro boom affermando che la rivoluzione morbida è consistita in una integrazione di esche innovative a quelle che già si usavano da decenni. Infatti le hardbaits realizzate in metallo, legno o plastica dura funzionano ancora oggi, mentre le softbaits in gomma vinilica rappresentano il giusto complemento, ma anche la scelta migliore quando i nostri beneamati pesci predatori rifiutano esche troppo rigide e dai movimenti artefatti per preferire esche più realistiche e dal nuoto naturale. Il pescatore esperto ha compreso tale concetto e della sua dotazione di esche oggi fanno parte sia modelli hard sia soft. Anche se, in certi campi dello spinning o per la pesca di determinate specie, le esche di gomma morbida si sono rivelate davvero rivoluzionarie e insostituibili: pensiamo per esempio allo spinning al bass o a tecniche specifiche come il vertical al luccio o a certi pesci marini. Per queste situazioni, molti gruppi di esche morbide sono essenziali e rappresentano il massimo della funzionalità. Proprio a tali gruppi e alle incredibili qualità attiranti delle esche gommose è dedicato questo secondo volume dei “Quaderni di pesca”, con lo scopo di ragguagliare sull’evoluzione continua delle esche morbide più catturanti, fornendo trucchi e consigli per ottenere da questi artificiali portentosi il massimo dell’efficacia e del divertimento.
Renzo Della Valle
130 pp. - un manuale completo sulle esche di gomma:
Nel mondo della pesca le esche metalliche hanno sempre occupato uno spazio importante. Già dagli albori di questa disciplina, artificiali “heavy metal” come i cucchiai ondulanti in solido ottone hanno permesso di prendere tutti i pesci predatori. Anche oggi, nonostante l’avvento di nuovi gruppi di esche dalla forma e movimento incredibilmente realistiche, gli artificiali metallici continuano a funzionare ovunque. Certamente, alcuni di essi hanno avuto un calo di interesse tra i pescatori modaioli, coloro che si lasciano prendere dalle tendenze del momento. Ed è un errore perché, anche nella pesca a spinning, le mode possono fuorviare e condurre a scelte che poi, in riva all’acqua, possono rivelarsi errate. Del resto, quello di lasciarsi attirare dall’esca super mega iper catturante propinata dal web o dalla pubblicità, è un po’ il tallone d’Achille di tutti noi pescatori. Ma il risultato pratico, una volta giunti sull’acqua, lascia spesso a desiderare… La prima cosa da fare, nella scelta di un gruppo di esche artificiali, è perciò quella di comprenderne il funzionamento in base ai luoghi che si frequentano e alla specie di pesce che si vuole insidiare.
Occorre insomma fare una prima selezione delle esche artificiali che ci possono servire realmente, sulle quali faremo “la mano” imparando ad usarle nel modo migliore. Scopriremo così che vi sono alcuni artificiali, all’interno dello stesso gruppo, che funzionano meglio di altri, magari molto simili quanto a forma e movimento, e questo ci consentirà di fare una ulteriore selezione sulle esche da portarci appresso. Del resto, i pescatori esperti stupiscono per la propria dotazione di artificiali che ad un profano possono sembrare davvero scarsi, numericamente parlando. In realtà i bravi pescatori hanno operato nel tempo delle scelte che li hanno portati ad usare pochi ma micidiali modelli. È, in sintesi, ciò che si prefigge questo manuale: fornire al pescatore alle prime armi i concetti e le nozioni necessarie per operare questa importante selezione, e nel contempo dare all’esperto qualche consiglio in più per allargare ulteriormente il proprio bagaglio tecnico di conoscenze in un mondo, quello dello spinning, in continua espansione.
Renzo Della Valle
130 pp - un manuale completo sulle esche metalliche:
Sommario
06 Spinning: una tecnica completa
14 Pesci ed esche metalliche
22 Le proprietà attiranti
28 L’esca giusta al posto giusto
38 I cucchiaini ondulanti
60 I cucchiaini rotanti
78 Gli spinnerbait
94 Come scegliere i colori
104 Tecniche di recupero