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Fly Tying Contest

Redazione

Redazione

partecipante test

Fabrizio Gajardoni

Nato a Rimini, dove risiede, Fabrizio Gajardoni è appassionato da più di trent’anni di pesca a mosca e della costruzione di artificiali di ogni tipo. Ha iniziato a costruire mosche secche sin dall’inizio: la sua prima mosca fu una Devaux 699, aiutato e consigliato dal grande Massimo Masi, poi progressivamente ha esplorato il mondo delle sommerse e delle ninfe, approfondendo contemporaneamente la pesca sui torrenti dell’Appennino e i fiumi del nord Italia e Austria. Dopo aver approfondito la costruzione e la pesca al bass e al luccio, nel 1998 avviene la folgorazione con le full dress salmon flies. Da allora tutto è cambiato e l’interesse per queste splendide mosche lo ha portato a interessarsi di tutto quello che riguarda la costruzione. Ha così ampliato le sue conoscenze realizzando mosche di ogni genere e utilizzando materiali comuni e non: gli piace sperimentare nella costruzione qualsiasi materiale gli passi per le mani. Negli ultimi dieci anni si è dedicato quasi esclusivamente alla pesca in mare, trovando nuovi stimoli nella ricerca di nuove emozioni e nuove mosche da costruire, testandole personalmente. Adora costruire mosche divertenti e artistiche, che gli permettono di realizzare al morsetto quasi tutte le pazze idee che gli passano per la testa.

 

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Piero Sistino

Nato a Torino nel 1972, Piero Sistino lavora come ingegnere nell’ambito della progettazione aerospaziale. Appassionato di pesca a mosca dall’età di 12 anni, vi si è avvicinato con l’amico Luca Savoretto e suo nonno Antonio, all’epoca membri dell’Amo d’oro: non finirà mai di ringraziarli per la loro pazienza e la passione che gli hanno saputo trasmettere. Ha proseguito poi a pescare e a costruire artificiali finché, qualche anno fa, si è iscritto all’IFTA (Italian Fly Tiers Association), di cui oggi è il responsabile Area Web su Facebook. Oltre ad aver trovato ottimi amici, frequentando l’IFTA ha avuto modo di perfezionare e ampliare le sue conoscenze sulla costruzione delle mosche, uno degli aspetti che più lo affascinano nella pesca a mosca. Nelle sue mosche predilige l’uso di materiali naturali; pur rimanendo fedele alle imitazioni classiche, ama sperimentare di continuo tecniche di montaggio innovative.

 

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Simone Chesi

Nato nel 1974 e residente in provincia di Pisa, Simone Chesi si è appassionato alla pesca a mosca fin da giovane, praticandola sia in fiume che in mare. Nel suo cammino come pescatore ha avuto la fortuna di conoscere molte persone sia nell'ambito della costruzione che nel panorama della pesca e da ognuno di loro ha cercato di imparare il più possibile ai fini di una crescita personale. I luoghi che frequenta maggiormente sono i fiumi e torrenti dell'Appennino tosco-emiliano, con qualche uscita oltre confine: Slovenia, Austria, Croazia. La tecnica che pratica maggiormente negli ultimi anni è la pesca a ninfa in tutte le sue varianti. Il mondo della costruzione è stato da subito una malattia; all'inizio, in mancanza di informazioni disponibili, ha trovato non poche difficoltà ad apprendere le basi di questa affascinante arte, ma con il passare del tempo è riuscito tramite riviste, libri, amici e tanta pratica ad ampliare le proprie conoscenze. Oggi le sue imitazioni sono quasi unicamente mosche da pesca; ama sperimentare i vari materiali che il mercato globale propone, le varie tecniche di costruzione e tutto quello che questo fantastico mondo propone. Il suo motto è «C'è sempre da imparare da tutti».

 

Fly Tying Experience 2018 Stefano Ticchiati

Stefano Ticchiati

Stefano Ticchiati è nato a La Spezia nel 1974, città in cui vive e lavora. La passione per la pesca gli è stata trasmessa dal padre fin da quando era un bambino. Ha praticato diverse tecniche di pesca sino alla metà degli anni Novanta, periodo in cui si è avvicinato alla pesca con la mosca abbandonando tutte le altre. Avendo la fortuna di vivere in Liguria, terra chiusa tra il mare e i monti, pesca sia in acqua dolce che in mare. I luoghi che frequenta abitualmente sono i fiumi e i torrenti della Lunigiana, in particolare il Vara e i suoi affluenti, le coste liguri e dell’alta Toscana. Per questo motivo utilizza un po’ tutte le tecniche, dallo streamer alla secca, in base al luogo e al tipo di preda; in acqua dolce la pesca a sommersa ‘a scendere’ insidiando trote e cavedani è quella che preferisce, mentre in mare adora la pesca alla spigola dalla spiaggia, cercando di sfruttare i flussi di corrente. In entrambi i casi le insidie che propone ai pinnuti sono tutte di sua produzione, dal momento che la costruzione delle esche artificiali è stata fin da subito una sua grande passione.

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Nunzio Troisi

Nato nel 1958, Nunzio Troisi inizia a pescare già dall'infanzia praticando le più varie tecniche. A metà degli anni Settanta avviene il primo approccio con la pesca con la mosca, tecnica mai più abbandonata e che diviene esclusiva dai primi anni Ottanta, portandolo a trascurare tutte le altre. Nello stesso momento comincia anche a costruire i primi artificiali e le prime imitazioni di Oligoneuriella rhenana, insetto studiato approfonditamente, che popola massivamente il tratto del Sele-Tanagro. Nel 1983 avviene l'incontro con Roberto Pragliola durante un corso di tre giorni nel quale apprende importanti nozioni sulla tecnica di lancio. Alla fine degli anni Ottanta è uno dei soci fondatori del Mosca Club Salerno. Profondo conoscitore del fiume Sele e del Tanagro e fermo sostenitore del catch and release, dal 2010 comincia l'avventura con l'Associazione Riqualificazione Sele come responsabile del tratto fluviale e consigliere, con lo scopo di salvare il ceppo autoctono di questo fiume.

 

Fly Tying Experience Enrico Fantasia

Enrico Fantasia

Dopo aver suonato per anni nell'Orchestra della Fenice, è diventato cuoco e ha aperto un suo ristorante a Venezia. La vita è sempre imprevedibile e ora ha una distribuzione di vini in Irlanda e gira il mondo cucinando per le star di Hollywood e per la nobiltà europea.
Per caso, in una giornata di primavera di qualche anno fa, ha provato a pescare a mosca ed è stato amore a prima vista. Costruire mosche è stato il naturale passo successivo. Pratica soprattutto il 'lough style', il sistema tradizionale irlandese di pesca sui grandi laghi, e la sua grande passione è la trota marina. Di conseguenza, le sue mosche sono ispirate alla tradizione irlandese, ma ama sempre sperimentare con nuovi materiali e tecniche.

https://www.facebook.com/enrico.fantasia.3

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Giovanni De Pace

Nato a Roma nel 1972, Giovanni De Pace vive a Cerveteri, dove costruisce mosche con lo pseudonimo di GDP Dressing. Si è appassionato alla costruzione di artificiali quando aveva 18 anni e vive il fly tying come una forte e coinvolgente passione, talmente radicata che a volte gli impedisce persino di andare a pescare. Costruisce quasi tutte le tipologie di artificiali, ma preferisce dedicare il tempo al morsetto costruendo mosche da saltwater. Le mosche da mare rappresentano in un certo senso una vera e propria sfida con se stesso, siano esse da bonefish piuttosto che artificiali rivolti al Mediterraneo e più specificamente alla spigola. Negli ultimi anni si è appassionato alla costruzione di mosche da luccio. Vivendo a due passi dal mare, dedica sempre più spesso le proprie uscite di pesca alla ricerca del branzino, non disdegnando affatto la pesca in fiume alla trota o al lago alla ricerca del luccio.