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Redazione

Redazione

I corsi d'acqua, con il loro patrimonio di biodiversità, sono spesso messi a dura prova da molti fattori che hanno portato nel tempo alla rarefazione di specie autoctone pregiate, quali ad esempio la trota marmorata e il temolo adriatico, rendendo indispensabile un supporto alla sopravvivenza di queste specie con interventi e progetti mirati a questo scopo.

Dopo la pausa forzata dello scorso anno dovuta alle condizioni venutasi a creare col Covid-19, riprende Branzino the Challenge, giunto alla sua quarta edizione; questo evento di kayak fishing è di fatto il più atteso dell’anno e si svolgerà dal 17 al 19 settembre 2021 con una serie di novità introdotte sia a livello organizzativo che di regolamento.

Lo conferma un ordine del giorno del Consiglio consultivo del Mediterraneo MEDAC. Se ne parla sempre e forse potrebbe essere il momento di arrivare al sodo. Per farlo, certo, occorrono dati scientifici che è stato deciso di produrre e che forse potranno arrivare ad avere carichi di evidenza sufficienti a sottrarre il dibattito alla banale logica del potere politico. Le parole d’ordine sono interazione e conflitto. Tutto un programma. I soggetti sono la piccola pesca commerciale e la pesca ricreativa (ovvero tutta la pesca non legata a una licenza commerciale). Sembra evidente già solo per questa semplificazione un po’ rozza che esiste un problema di definizioni e di distinzione tra diversi ambiti di pesca; ad ogni modo entrambi gli schieramenti lamentano una situazione di interazione conflittuale. Per trattare seriamente l’argomento, si dovrebbe intanto precisare quali sono effettivamente gli ambiti interessati e tra questi quali indichino effettivamente una problematicità delle interazioni.

la pesca mosca e spinning autori Massimo Ginanneschi

Massimo Ginanneschi

Di origini toscane, Massimo Ginanneschi vive e lavora in provincia di Torino. Nato nel 1964, inizia a pescare da giovanissimo, nel 1970, approdando dopo pochi anni al mondo dell’agonismo, al quale si dedica a lungo praticando trota torrente e trota lago. Grazie a un amico, si avvicina alla pesca a mosca, dalla quale resta da subito affascinato; inizia a costruire e quest’arte per lui diventa una malattia. Con un gruppo di amici fonda la sezione del CIPM Valli Di Lanzo, diventa quindi redattore per PIPAM, socio dell’Old River Fly Club Torino, pro team Alpi Fly Fishing. Presidente e grande sostenitore dell’IFTA (Italian Fly Tyers Association) si sta tuttora dedicando all’espansione di quest’associazione e alla divulgazione della costruzione di mosche artificiali. Si diletta nella creazione di mosche da acqua dolce, ma non disdegna gli artificiali per la pesca in mare. La passione per la meccanica gli ha fatto conoscere Franco Cottarelli, titolare della CTA, ottimo costruttore di morsetti made in Italy, per il quale è diventato tester. Collabora con la rivista «Confluenze magazine» ed è coautore del libro Ricette di costruzione. Ha una visione della pesca a mosca a 360°, pur preferendo la pesca a ninfa. Le sue acque preferite sono fiumi e torrenti di fondovalle di media e grande portata. Il suo motto da fly tyer è: «Ricordati, ogni volta che osservi qualcuno al morsetto: guardalo bene, cerca di carpire anche la più piccola cosa e fanne tesoro».

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2015

1/2015    2° West Valley Fly Fishing

2019

2/2019    Montaggio in asola

2020

5/2020     Perdigon 

2021

2/2021    Catskill style

2022

2/2022    Passione bamboo
3/2022    Lago alpino, giugno
6/2022    Laghetto del nord, dicembre, iridee

a pesca mosca e spinning autori Alberto Edoardo Gargantini

Alberto Edoardo Gargantini

Brianzolo di nascita, austriaco d’adozione, Alberto è un pescatore di terza generazione, dal momento che suo nonno Francesco è stato uno dei pionieri della pesca in Italia. Nato praticamente con la canna da pesca in mano, ha mosso i primi passi sul fiume Adda per poi trasferirsi con la famiglia in Austria seguendo il sogno di trasformare il suo hobby in un lavoro e diventare uno dei maggiori esperti delle acque da mosca austriache. Ha cominciato come pescatore a 360 gradi e da oltre vent’anni si è specializzato nella pesca a mosca, in particolare nella pesca a mosca secca, ma lo appassionano anche le moderne tecniche di pesca a ninfa. È appassionato pure di spinning ai grossi predatori, hucho e lucci.
La ventennale esperienza lavorativa nella gestione delle riserve di pesca dell’hotel di famiglia gli ha dato la possibilità di conoscere di persona e condividere esperienze di pesca con grandi personaggi della pesca italiana ed europea, il che, insieme ai numerosi viaggi di pesca in giro per il mondo, gli ha permesso di accumulare il bagaglio di esperienza necessario a svolgere il suo lavoro di guida di pesca. È infatti guida di pesca professionale certificata A.I.GU.P.P., capitano/guida I.G.F.A. e ambasciatore S.I.M. per l’Austria.
Della pesca ama particolarmente il contatto con la natura che ne deriva. La grande passione che ha per il temolo lo ha spinto a creare il «Grayling Trophy Club», l’unico club al mondo per la certificazione di grossi temoli, e la pagina «The grayling fisherman», con un blog e uno shop dedicati alla pesca a mosca al temolo, con particolare attenzione alla divulgazione della pesca a mosca verso i più giovani.

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2017

4/2017    Torrenti alpini. Istruzioni per l'uso

2018

Speciale Estate    Summer Gail
5/2018     I temoli della Drava

2020

Speciale Estate    I temoli della Drava 2
5/2020    Temoli d'autunno 

2021

2/2021    Il ritorno del re
3/2021     A tutto temolo
4/2021    Tail water Moll

2022

2/2022    Carinzia a 360°
4/2022    I tesori dell'Alta Austria
6/2022    Conoscere l'hucho

2023

2/2023    Il sogno canadese
3/2023    Il ritorno del Vellach
4/2023    Golden dorado in Argentina
5/2023    I temoli del Galles
6/2023    Acque scure, idee chiare

2024

 2/2023    Il temolo in primavera

 la pesca mosca e spinning autori Davide Muccino Zarlenga

Davide Muccino Zarlenga

Nato a Roma nel 1968, ha le sue prime esperienze di pesca verso i dieci anni nei canali della costa laziale che sfociano in mare, pane e pecorino attaccati a una canna in bambù presa dal giocattolaio. È subito amore, che prosegue con la pesca nei laghetti e qualche volta in mare, sempre accompagnato da un adulto. Con l’età della patente, arriva la scoperta dei fiumi e della pesca al tocco, ma la tormentata storia d’amore ha luogo negli anni Novanta, quando, dopo un trasferimento a Milano per lavoro, abbraccia la trota lago, che pratica per due anni. Tornato a Roma nel 1994, parte per le Maldive e il mondo subacqueo che scopre gli fa decidere di smettere di pescare… Nel 1999 conosce quella che poi diventerà sua moglie, abruzzese di Scanno, e finisce per ricominciare a pescare: da lì parte la sua avventura con le esche artificiali, prima lo spinning, poi la mosca, infine la Tenkara.
Nel 2005 inizia la sua collaborazione con la SIM come videomaker e, tra i vari filmati istituzionali, realizza il primo DVD ‘tecnico’ della pesca a mosca, con sei inquadrature diverse per ogni lancio, eseguito da Marino Di Luca, selezionabili dallo spettatore.
Conosce la Tenkara nel 2009 ed è subito amore: compra la prima canna e non si separa più da questa tecnica, che lo porterà a creare la prima serie tv interamente dedicata alla tecnica giapponese. «Piacere Tenkara» ha visto il suo esordio nel 2016 su PescaTV ed è andata avanti per quattro stagioni, 29 puntate in cui ha visitato posti stupendi in giro per l’Italia e catturato pesci incredibili. Inizia nel contempo la collaborazione con «La Pesca a Mosca e Spinning» come specialista della Tenkara. La divulgazione di questa tecnica continua sui fiumi con raduni e incontri dimostrativi organizzati in varie location italiane. Oggi «Piacere Tenkara» ha un suo canale YouTube dove è possibile vedere i vecchi filmati e nuove clip di tutorial e costruzione delle Kebari.

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2017

3/2017    L'albero del Tenkara
5/2017    Piacere Tenkara 2

2018

5/2018    Piacere Tenkara 3

2019

6/2019   Tenkara in Alto Adige


2020

4/2020   A Tenkara nella Tail Water Tevere

2022

4/2022   Un Tenkarashi in Cadore

2023

5/2023    Nella terra della Tenkara