Adriano Piazzesi
Nato a Firenze nel 1955, laureato in scienze politiche, lavora da oltre trent'anni in Poste Italiane. La prima licenza di pesca è del 1966. A iniziarlo alla pesca fu Alfredo Brandi, suo zio e padre di Antonio, che è stato per tanti anni suo compagno di pesca (e redattore capo della rivista «Pescare»). Ha iniziato quasi subito ad appassionarsi alla pesca nei torrenti di montagna. Per quasi 20 anni ha pescato con le esche naturali e ha collaborato alle riviste «Il giornale della Pesca» del grande Antonio Del Campana e poi a «Pescare», chiamato da Alessandro Menchi ad occuparsi di questa tecnica, scrivendo moltissimi articoli. Poi, in virtù di una maturazione di tipo ecologico anche indotta dagli articoli di Roberto Pragliola, con il quale ha avuto anche scambi molto polemici agli inizi, si è dedicato ad apprendere la pesca a mosca, essenzialmente per poter reimmettere in acqua le trote sottomisura, grazie all’insegnamento dell’amico Alessandro Zampieri, che è stato il suo maestro e che gli ha insegnato moltissime cose sulla nuova tecnica (compresa la costruzione delle mosche).
Anche a seguito di questo mutamento nel modo di concepire la pesca, ha iniziato nel 1994 una collaborazione esclusiva alla rivista «Mosca e Spinning». Non ha mai aderito al catch and release integrale, anche se ritiene necessario trattenere solo pochissimi esemplari per la consumazione personale. Più che 'pescatore a mosca' si considera 'pescatore di trote' e più che la tecnica pura ama la montagna e i torrenti. Attualmente pesca quasi esclusivamente a mosca secca e qualche rara volta con il cucchiaino. Avendo sposato da 25 anni una friulana, è diventato un assiduo frequentatore di quelle che ritiene le più belle acque d’Italia e forse d’Europa, quelle del Friuli, appunto.
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2000
4/2000 Corsica
2009
4/2009 Andar per trote e osterie
2015
2/2015 La valle dello Scesta
2016
2/2016 Friuli. A pesca nel paese dei temporali e delle primule