Il filmato si riferisce all’imitazione presentata da Fabio Federighi nell’articolo pubblicato nel n. 3/2014.
«La mosca presentata è nata dalla fusione di vari stili di utilizzo del foam. Volevo un artificiale che galleggiasse bene anche dopo ripetute catture, che fosse resistente e che avesse una certa imitatività. Dopo diversi tentativi è venuta fuori questa imitazione di grande perla, che non è una mosca da acque turbolente tipo torrente di montagna, ma da correnti veloci e sostenute o da acque medio-veloci. Essendo tutta in foam, è piuttosto pesante e quando arriva in acqua si fa sentire, per cui nell’utilizzo si deve avere una certa accortezza nella posa. L’ala è singola, in tessuto non tessuto, tipo quello che usano i fiorai, ma si può usare anche un materiale di Hareline chiamato thick wing. Il foam è a celle chiuse per l’addome e la testa-torace, l’addome può essere costruito con un semplice cilindro di foam oppure in extended body con una striscia accoppiata. Un po’ di movimento alla struttura viene dato dalla piuma di cul de canard e dal sopra-ala di alce; per le zampette un elastico piuttosto fine. Lo spot fluo nella parte superiore del torace è un optional che può essere di foam anch’esso o di antron. Una nota per l’amo, dato che spesso, come dicevo, in queste situazioni si possono smuovere pesci di dimensioni serie: deve essere adeguato, per cui i classici ami da secca in taglia long o i grub leggeri sono da escludere».