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Nato nel 1970 a Prato, dove vive, Ivano Mongatti pesca a mosca dall’età di 17 anni, quando incontra i fondatori del Prato Mosca Club, allora CIPM Prato, che lo coinvolgono nel primo corso. Nel 1992 è tra i redattori, in collaborazione con WWF e Legambiente, del Progetto ESA (EcoScuolAmbiente), primo tentativo in Italia di gestione integrata di un Parco fluviale (quello del Bisenzio) in cui erano previste zone no kill e un incubatoio di valle, con il coinvolgimento di scuole elementari e medie. Promuove e collabora alla realizzazione nel 1994 del no kill sul Bisenzio, attualmente lungo 7 km e la costruzione dell’incubatoio di valle. Nel 1998 realizza con il Prato Mosca Club il video Dressing innovativi distribuito da «La Pesca Mosca e Spinning». Vincitore di numerosi raduni di costruzione a livello nazionale, è appassionato dai prodotti sintetici e ama la ricerca di materiali alternativi per la costruzione delle proprie mosche, che vengono ideate e realizzate sempre nell’ottica dell’efficacia in pesca. Impegnato da sempre nella divulgazione della pesca a mosca, ritenuta importante per la diversa visione e per l’approccio più corretto nei confronti dell’ambiente, crede nei valori etici che questa propone, non finalizzando tutto soltanto alla cattura del pesce. Assieme a Marco Sammicheli ha partecipato nel 2005 alla stesura della proposta per il Parco delle Cinque Terre, poiché la sua passione per la pesca a mosca non è solo finalizzata al fiume, ma si è orientata nell’ultimo decennio anche verso la pesca in mare.
Vedi qui l'elenco degli articoli scritti per «La Pesca Mosca e Spinning»
Nato nel 1964 a Firenze, dove vive, Fabio Federighi ha sempre avuto una passione per la pesca e dall’età di 15 anni è un pescatore a mosca con la passione per il fly tying. Ama pescare trote e temoli in Italia, Slovenia, Bosnia, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia, ma la sua passione è il salmone atlantico, che lo ha portato in Irlanda, Scozia, Islanda e anche in Alaska per il salmone del Pacifico. Scrive da più di dieci anni articoli di pesca e costruzione, principalmente su «La Pesca Mosca e Spinning», con alcune partecipazioni a riviste internazionali, e ha scritto con il suo buon amico Gianluca Nocentini un manuale di fly tying intitolato Manuale del moderno costruttore di mosche artificiali. Ha partecipato con successo a numerosi concorsi di costruzione, fa corsi di costruzione e workshop e da diversi anni partecipa a molti dei Fly Festival internazionali: soprattutto in Europa, ma ha partecipato anche al Fly Tying Symposium di Somerset (USA). È membro del Pro-Team Partridge of Redditch per l'Italia.
Di origini toscane, Massimo Ginanneschi vive e lavora in provincia di Torino. Nato nel 1964, inizia a pescare da giovanissimo, nel 1970, approdando dopo pochi anni al mondo dell’agonismo, al quale si dedica a lungo praticando trota torrente e trota lago. Grazie a un amico, si avvicina alla pesca a mosca, dalla quale resta da subito affascinato; inizia a costruire e quest’arte per lui diventa una malattia. Con un gruppo di amici fonda la sezione del CIPM Valli Di Lanzo, diventa quindi redattore per PIPAM, socio dell’Old River Fly Club Torino, pro team Alpi Fly Fishing. Presidente e grande sostenitore dell’IFTA (Italian Fly Tyers Association) si sta tuttora dedicando all’espansione di quest’associazione e alla divulgazione della costruzione di mosche artificiali. Si diletta nella creazione di mosche da acqua dolce, ma non disdegna gli artificiali per la pesca in mare. La passione per la meccanica gli ha fatto conoscere Franco Cottarelli, titolare della CTA, ottimo costruttore di morsetti made in Italy, per il quale è diventato tester. Collabora con la rivista «Confluenze magazine» ed è coautore del libro Ricette di costruzione. Ha una visione della pesca a mosca a 360°, pur preferendo la pesca a ninfa. Le sue acque preferite sono fiumi e torrenti di fondovalle di media e grande portata. Il suo motto da fly tyer è: «Ricordati, ogni volta che osservi qualcuno al morsetto: guardalo bene, cerca di carpire anche la più piccola cosa e fanne tesoro».
Nato a Motta di Livenza (TV) nel 1974, Loris Zecchinello si è appassionato sin da bambino alla pesca in tutte le sue forme. Inizia a frequentare nell'adolescenza i primi corsi d’acqua con le tecniche tradizionali, poi, raggiunta la maggiore età, si dedica per qualche anno all'agonismo per quanto riguarda la pesca alla trota in torrente e lago, raggiungendo in poco tempo i massimi livelli nei campionati a squadre e più volte le selezioni individuali per il club azzurro. Alla fine degli anni Novanta, stanco dei campi gara, scopre la pesca a mosca cercando di ingannare i temoli del Brenta. Da quel momento inizia la sua avventura dedicata esclusivamente a quest'ultima disciplina. Inizia fin da subito a costruirsi le prime mosche e frequenta il Fly Club Opitergium (allora Mosca Club Conegliano), dove apprende le basi. Nel 2004 si avvicina ai meeting di costruzione dove migliora la sua tecnica e acquisisce innumerevoli nuove nozioni sul fly tying. Si appassiona ai dressing classici studiandoli nei dettagli, legge testi di entomologia e imita gli insetti in chiave classica e moderna. Sentita la necessità di migliorare il suo lancio, nel 2010 frequenta un corso di perfezionamento al quale ne seguiranno altri che lo porteranno a far parte del corpo istruttori SLM, della quale ancora oggi fa parte. Nel 2012, in occasione del 1° Trofeo Bogia Nen, partecipa con tre imitazioni alle riprese per il programma «Pescavventura» di Alberto Salvini e Marica Cicoria per il canale Pesca del palinsesto Sky. Nello stesso anno gli viene dedicata una pagina sul sito www.scuolalanciomosca.it, dove pubblica le sue imitazioni con i relativi dressing e foto step by step di montaggio. Nel n. 2/2013 della rivista «La Pesca a Mosca e Spinning» appare il suo primo articolo, intitolato Scotch sedge. Nelle pagine della stessa rivista vengono pubblicate molte sue imitazioni, premiate più volte nel contest di costruzione all'interno della stessa. La sua attenzione era rivolta inizialmente ai dressing classici, ma ora ama costruire prevalentemente con materiali naturali seguendo il famoso Italian style come da insegnamento di uno dei più grandi pionieri Italiani nella storia del fly tying, il grande Francesco Palù. Le sue imitazioni spaziano dal fresh water al salt water senza tralasciare i predatori delle acque dolci come lucci e bass. Ad oggi è ProTeam Ahrex, Proteam Swisscdc e fa parte del corpo Istruttori della SLM (Scuola Lancio Mosca) dove organizza regolarmente corsi di lancio nel mio territorio. Viene invitato spesso nei fly club italiani per costruire le sue mosche e scrive saltuariamente articoli inerenti il fly tying su «La Pesca Mosca e Spinning». Di seguito alcuni risultati ottenuti nei vari meeting e contest frequentati negli anni.
2008 1° classificato al Trofeo Villa Tinin (UD) 1° classificato premio spec. migliore mosca classica 2009 3° classificato al Trofeo Villa Guidini (TV) 2010 1° classificato al Trofeo Il Cadore, le Dolomiti e la PAM 2011 6° classificato al Trofeo Bisenzio e Premio speciale costruzione al Trofeo Il Cadore, le Dolomiti e la pesca a mosca 2012 3° classificato al 1° Trofeo Bogia Nen 2014 1° classificato al 1° Trofeo Fiume Sarca Tione di Trento(TN) 2° classificato al X Trofeo Alto Brenta 2015 1° classificato al Trofeo TMC Riva del Garda (TN) 1° classificato del contest Gamakatsu 5° cl. nella cat. Nymphs, 5° cl. nella cat. Dry, 6° cl. nella cat. Streamers al 28° Slovenian Open Fly Tying Championship 14° cl. nella cat. Dry fly, 8° cl. nella cat. Streamer al German international contest EWF 2015 2016 1° cl. nella cat. Streamers al 29° Slovenian Open Fly Tying Championship 2017 2° cl. nella cat. Nymphs, 2° cl. nella cat. Dry Fly al 30° Slovenian Open Fly Tying Championship 2018 1° cl. nella cat. Nymphs, 3° cl. nella cat. Realistic, 3° cl. nella cat. Streamers al 31° Slovenian Open Fly Tying Championship 2019 7° cl. al XVI Trofeo Bisenzio
Residente a Terni, Fabio Gasperoni è nato nel 1981 e pesca a mosca dal 1999. Si è sempre dedicato principalmente alla costruzione di artificiali, partecipando a gare e a meeting come il SIM Fly Festival a Castel di Sangro (è socio e fiduciario regionale della SIM). È socio IFTA (Italian Fly Tiers Association) e a novembre 2015 ha rappresentato la SIM nell’Irish Fly Fair di Galway. Partecipa dal 2011 come ospite fisso al workshop di costruzione organizzato dal Mosca Club Vallesina. Ama costruire di tutto, dalle effimere ai tricotteri, dai plecotteri al terrestrial, dagli scazzoni agli artificiali per calamari; negli ultimi anni si sta dedicando alla costruzione di streamer per predatori.
Nato a Rimini, dove risiede, Fabrizio Gajardoni è appassionato da più di trent’anni di pesca a mosca e della costruzione di artificiali di ogni tipo. Ha iniziato a costruire mosche secche sin dall’inizio: la sua prima mosca fu una Devaux 699, aiutato e consigliato dal grande Massimo Masi, poi progressivamente ha esplorato il mondo delle sommerse e delle ninfe, approfondendo contemporaneamente la pesca sui torrenti dell’Appennino e i fiumi del nord Italia e Austria. Dopo aver approfondito la costruzione e la pesca al bass e al luccio, nel 1998 avviene la folgorazione con le full dress salmon flies. Da allora tutto è cambiato e l’interesse per queste splendide mosche lo ha portato a interessarsi di tutto quello che riguarda la costruzione. Ha così ampliato le sue conoscenze realizzando mosche di ogni genere e utilizzando materiali comuni e non: gli piace sperimentare nella costruzione qualsiasi materiale gli passi per le mani. Negli ultimi dieci anni si è dedicato quasi esclusivamente alla pesca in mare, trovando nuovi stimoli nella ricerca di nuove emozioni e nuove mosche da costruire, testandole personalmente. Adora costruire mosche divertenti e artistiche, che gli permettono di realizzare al morsetto quasi tutte le pazze idee che gli passano per la testa.
Nato a Torino nel 1972, Piero Sistino lavora come ingegnere nell’ambito della progettazione aerospaziale. Appassionato di pesca a mosca dall’età di 12 anni, vi si è avvicinato con l’amico Luca Savoretto e suo nonno Antonio, all’epoca membri dell’Amo d’oro: non finirà mai di ringraziarli per la loro pazienza e la passione che gli hanno saputo trasmettere. Ha proseguito poi a pescare e a costruire artificiali finché, qualche anno fa, si è iscritto all’IFTA (Italian Fly Tiers Association), di cui oggi è il responsabile Area Web su Facebook. Oltre ad aver trovato ottimi amici, frequentando l’IFTA ha avuto modo di perfezionare e ampliare le sue conoscenze sulla costruzione delle mosche, uno degli aspetti che più lo affascinano nella pesca a mosca. Nelle sue mosche predilige l’uso di materiali naturali; pur rimanendo fedele alle imitazioni classiche, ama sperimentare di continuo tecniche di montaggio innovative.