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Verso la metà di dicembre Piero se n’è andato. Per me è difficile ricordarlo qui adeguatamente: certi sentimenti male si adattano alle parole, che in particolari frangenti sono inadeguate o intrise di un mielismo che contrasta con l’essenza schiva di chi vogliamo celebrare, ma questo ricordo mi è stato richiesto, forse come anziano del gruppo dei suoi amici e dunque ci provo per voi che leggete «Mosca e Spinning» e che forse non lo avete conosciuto, o sentito nominare: peccato.
Il premio annuale 2017 per il Lure Building Contest indetto dalla rivista è stato assegnato, in seguito alla prova pratica in acqua effettuato da Moreno Bartoli su tutti i 36 artificiali che hanno partecipato nel corso del 2017 alla competizione, al Jointed jerk di Luigi Frigoli presentato sul n. 6/2017.
Born in 1959, Henrik Juhl Petersen lived with his family in a small town called Vester Nebel, close to many fine rivers, such as the Kongeåen, Kolding å, and Vester Nebel å. He began tying flies and fly fishing 25 years ago. In recent years, he has concentrated on tying realistic flies and photographing insects. At the FLY TYING EXPERIENCE 2018, he will tie realistic flies, both nymphs and dry flies, suitable for fishing for trout and grayling. Included will be transparent UV-freshwater shrimp and a mayfly pattern with an extended body tied on the hook. He particularly likes dry-fly fishing and sight-nymphing for trout and grayling in local rivers and abroad. His favorite fly-fishing rivers are in Slovenia, Great Britain, and Bavaria.
Karim ha iniziato a pescare a dieci anni con lo zio nei laghetti per le gare sociali. Raggiunta una discreta libertà di movimento in seguito all’acquisto del primo motorino, comincia ad avventurarsi nei territori pedemontani sperimentando la pesca a spinning. Avendo subito constatato che l’utilizzo dell’ancoretta inferisce ai pesci ferite gravi, ha l’intuizione di pescare con l’amo singolo senza ardiglione. Pratica già da allora il catch and release. Poi, la svolta. Mentre sta attraversando un ponte, vede un pescatore nel fiume sottostante e rimane affascinato dalla tecnica di lancio, in particolar modo dall’armonia nei movimenti. Nel 1994 conosce dei pescatori a mosca della sua zona e si avvicina definitivamente a questa tecnica. Primi lanci, primo morsetto e prime mosche, fino al giorno in cui cattura la prima trota fario su bollata, provando una grandissima emozione. Da allora sono trascorsi molti anni e la passione è più viva che mai. Costruisce mosche sperimentando sempre nuovi dressing. Predilige insidiare trote e temoli in Friuli, Slovenia e Austria, le sue mete, dove è alla ricerca costante di spot in cui divertirsi e rilassarsi. È guida di pesca in Slovenia e in Italia (AIGUPP). GO BARBLESS, NK!
Nato a Treviso nel 1946, ha pescato fin da bambino in tutti i modi e con tutte le esche possibili; entrato in contatto con la pesca a mosca nel 1975, ne viene subito attirato, al punto di lasciar da parte tutte le altre tecniche. I primi anni i risultati sono disastrosi… finché, tramite la rivista «Pescare» e l’allegato bollettino dei club CIPM riesce a contattare Roberto Pragliola, che diviene suo maestro e lo introduce ai primi rudimenti del lancio nel 1977, anno in cui fonda, con altri amici, il Fly Club Alto Brenta, allora sezione del CIPM di Bassano del Grappa. Si è battuto sin dall’inizio per diffondere la pesca mosca dove non era consentita ed è stato il primo presidente post Canal di Brenta: così iniziò la lotta per la pam; la nuova concessione per due anni fu da lui presieduta e pian piano, sempre con lotte campali, si è arrivati ad oggi, che la pesca a mosca praticamente non ha limitazioni, se non nel numero degli artificiali da usare, e protrae l’apertura, solo per la pesca a mosca, fino alla fine di ottobre. Un importante risultato ottenuto negli anni, con la fondazione dell’Unione Mosca Club Vicentini, grazie alla caparbietà, condivisa, del presidente Francesco Nassi, è stata quella di riuscire, primi in Italia, a far inserire nella legge regionale del Veneto l’obbligo di costituire in ogni corso dei fiumi, zone dedicate al no kill e zone dedicate alla pesca con gli artificiali. Ha avuto il piacere di essere amico dei grandi personaggi che hanno fatto la storia della pesca a mosca, da Roberto Pragliola a Fosco Torrini, Roberto Daveri, Piero Lumini, Masi, Francesco Palù, Antonio Pozzolini, Rosorani; ha avuto il piacere di conoscere Rancati, Riccardi, Messori e tanti altri. È stato per diversi anni redattore di PIPAM – col nickname di ‘Popeye’, che lo rappresenta caratterialmente – e per due anni Presidente Nazionale del CIPM, quando furono gettate le basi per la prima scuola nazionale di lancio. Ha contribuito alla fondazione dell’Unpem, è attualmente vicepresidente dell’IFTA e vicepresidente della concessione ‘Bacino Acque Fiume Brenta’. Nel campo del fly tying, ha iniziato, prima come accompagnatore dei soci del Fly Club Alto Brenta, di cui era ed è tuttora presidente, poi come concorrente: un meraviglioso periodo nel quale ha avuto modo di conoscere tanti fantastici costruttori: Losio, Pironi, Facchinetti, Borselli, Nocentini, Federighi, Mongatti, Gaiardoni, Cellere, Mazzari, Testi, Gheno, Tasca, Calzolari, solo per citarne alcuni; molti altri sono venuti successivamente. Come costruttore ha avuto fortune alterne, in quanto ha sempre privilegiato la velocità nella costruzione: era spesso il primo a consegnare, con risultati non esaltanti, ma rimanendo spesso entro i primi cinque; un paio di volte ha vinto e altrettante si è piazzato al secondo posto. Non è un costruttore innovativo, ama le mosche classiche. È stato spesso chiamato a giudicare gli artificiali in molte manifestazioni; sente di appartenere alla massa di pescatori che sono appassionati alla costruzione, pur non rappresentandone l’eccellenza.
Nato a Pescara nel 1960, Roberto Brenda è da sempre appassionato di scienze naturali e pesca con la mosca artificiale dall’età di 16 anni. Durante l'anno frequenta i corsi d'acqua con la sua reflex, ma neanche si separa dalla canna da mosca, che predilige usare scegliendo sul momento la tecnica più idonea in base all'attività alimentare delle specie insidiate.