La Pesca Mosca e Spinning
La rivista di pesca con esche artificiali
Niklas Dahlin has since his youth loved fishing, but he became a fisherman when he discovered fly fishing. His life as a fly fisherman started with tying flies; tried to fish with the fly for the first time in the summer of 2005, thought it was interesting but nothing more happened than that. During the Christmas holidays 2005 and 2006 he visited a fishing store and they had a beginners kit on sale, felt kind of bored at the moment and thought he could give it a go. Discovered that tying flies was a great recreation, tying flies made him calm and he found it to be a great way to empty heavy thoughts gathered at work. After a while he felt ready to give the more advanced tying a chance, found that he really loved the traditional patterns, especially the early American dry flies, the so called ‘Catskill style dry flies’. Another genre that has caught his attention is the English ‘North Country flies’, basically he just loves everything traditionally.
He once read an article that caught his interest, the headline was the flyfishers club of Londons mantra «There is more to fishing than catching fish»… Those words says it all. When he doesn’t tie flies he works with a fly fishing magazine in Sweden, «Flugfiske i Norden» («Flyfishing in Scandinavia»). Also he arranges every year a flyfishing only show in Uppsala Sweden.
Niklas tied flies at several fairs here in Sweden, also tied abroad, once at The International Tying symposium in Newark and several times at the British International Flyfair. At these events he met loads people who have inspired him, people like Dave Brandt, Mike Valla and a few who really have helped him out and that he nowadays calls his friends Ted Patlen and Joe Bonasera.
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Igor Stancev è nato e vive insieme alla moglie Nadica a Skopje, in Macedonia. Ha costruito la sua prima mosca a 12 anni, senza far ricorso a nessuno strumento; la passione per la pesca a mosca e per la costruzione è cresciuta in modo particolare nel corso dei suoi studi di ingegneria elettronica. Negli ultimi venti anni Igor e Nadica hanno condiviso lo stesso amore per la natura, la macrofotografia e la pesca a mosca. Fra il 1997 e il 2001 hanno vinto insieme 43 premi nelle più importanti competizioni internazionali di costruzione in Norvegia, Slovenia, Germania e Irlanda. Si esibiscono regolarmente nelle principali manifestazioni di pesca mosca europee illustrando le loro tecniche innovative. Sono spesso membri delle giurie nelle competizioni di costruzione, fra le quali l’italiano WTO e il German Open Fly tying Championship. La coppia svolge professionalmente le attività di costruttori, fotografi e autori di libri e articoli. I loro scritti e le loro foto sono pubblicati regolarmente nelle più prestigiose riviste specializzate di tutto il mondo: «Fly Tyer» (USA), «Ribic» (Slovenia), «Perhokalastus» (Finlandia), «Fish und Fliege» (Germania), «Flugfiske i Norden» (Svezia), «Fluefiske» (Norvegia). Hanno partecipato con i propri dressing a otto libri: tre in Francia, tre in Norvegia, uno in Inghilterra, uno negli Stati Uniti. Dal 2007 sono ambasciatori della Italian Fly Fishing School for Macedonia. Hanno una figlia, Lara, già promettente costruttrice e pescatrice a mosca.
Ed Berg has been tying and designing flies for over forty-five years. Ed ties flies for a wide variety of fish including trout, bass, panfish, and a variety of saltwater species. He does some custom commercial tying, and has been published in a number of fly fishing magazines and books including David Klausmeyer’s Guide Flys and Steve Thornton’s Flytyers of the World. He is on the prostaff of Whiting Farms, Daiichi Hooks, Fort Shockley and Nymph-head Beads and is an FFF Certified Casting Instructor. He has been a demonstration tier and instructor at various FFF Conclaves and Fly Fishing and Tying shows across the USA as well as France, Germany, Slovenia, Holland, Denmark, Norway, and the United Kingdom for the past twenty years. For twelve years he was the only American tying at «Le Monde de la Peche a la Mouche» in Paris, France. He is the only person to demonstrate fly tying at the Smithsonian Institute in Washington DC. Since moving to Colorado he is exploring all that great Colorado fishing water and making bamboo fly rods.
Nato nel 1964, Federico Renzi pesca da quando aveva quattro anni, da venticinque solo a mosca. Ha iniziato a costruire mosche quasi prima di imparare a lanciare. Si è laureato in Scienze agrarie con una tesi sul persico reale e lavora come enologo presso diverse aziende in Toscana e Umbria. La pesca che più lo affascina è la mosca secca durante una schiusa d’insetti, materia che ha approfondito fino a ideare diversi dressing per imitare non solo le fasi classiche della metamorfosi ma anche gli stadi intermedi tra una fase e l’altra. Le sue mosche sono apparse in tre libri norvegesi e uno inglese. Da ormai diversi anni è invitato regolarmente alle più importanti fiere d’Europa per fare dimostrazioni di costruzione.
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Nato nel 1970 a Prato, dove vive, Ivano Mongatti pesca a mosca dall’età di 17 anni, quando incontra i fondatori del Prato Mosca Club, allora CIPM Prato, che lo coinvolgono nel primo corso. Nel 1992 è tra i redattori, in collaborazione con WWF e Legambiente, del Progetto ESA (EcoScuolAmbiente), primo tentativo in Italia di gestione integrata di un Parco fluviale (quello del Bisenzio) in cui erano previste zone no kill e un incubatoio di valle, con il coinvolgimento di scuole elementari e medie. Promuove e collabora alla realizzazione nel 1994 del no kill sul Bisenzio, attualmente lungo 7 km e la costruzione dell’incubatoio di valle. Nel 1998 realizza con il Prato Mosca Club il video Dressing innovativi distribuito da «La Pesca Mosca e Spinning».
Vincitore di numerosi raduni di costruzione a livello nazionale, è appassionato dai prodotti sintetici e ama la ricerca di materiali alternativi per la costruzione delle proprie mosche, che vengono ideate e realizzate sempre nell’ottica dell’efficacia in pesca. Impegnato da sempre nella divulgazione della pesca a mosca, ritenuta importante per la diversa visione e per l’approccio più corretto nei confronti dell’ambiente, crede nei valori etici che questa propone, non finalizzando tutto soltanto alla cattura del pesce. Assieme a Marco Sammicheli ha partecipato nel 2005 alla stesura della proposta per il Parco delle Cinque Terre, poiché la sua passione per la pesca a mosca non è solo finalizzata al fiume, ma si è orientata nell’ultimo decennio anche verso la pesca in mare.
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Nato nel 1964 a Firenze, dove vive, Fabio Federighi ha sempre avuto una passione per la pesca e dall’età di 15 anni è un pescatore a mosca con la passione per il fly tying. Ama pescare trote e temoli in Italia, Slovenia, Bosnia, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia, ma la sua passione è il salmone atlantico, che lo ha portato in Irlanda, Scozia, Islanda e anche in Alaska per il salmone del Pacifico. Scrive da più di dieci anni articoli di pesca e costruzione, principalmente su «La Pesca Mosca e Spinning», con alcune partecipazioni a riviste internazionali, e ha scritto con il suo buon amico Gianluca Nocentini un manuale di fly tying intitolato Manuale del moderno costruttore di mosche artificiali.
Ha partecipato con successo a numerosi concorsi di costruzione, fa corsi di costruzione e workshop e da diversi anni partecipa a molti dei Fly Festival internazionali: soprattutto in Europa, ma ha partecipato anche al Fly Tying Symposium di Somerset (USA). È membro del Pro-Team Partridge of Redditch per l'Italia.
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Di origini toscane, Massimo Ginanneschi vive e lavora in provincia di Torino. Nato nel 1964, inizia a pescare da giovanissimo, nel 1970, approdando dopo pochi anni al mondo dell’agonismo, al quale si dedica a lungo praticando trota torrente e trota lago. Grazie a un amico, si avvicina alla pesca a mosca, dalla quale resta da subito affascinato; inizia a costruire e quest’arte per lui diventa una malattia. Con un gruppo di amici fonda la sezione del CIPM Valli Di Lanzo, diventa quindi redattore per PIPAM, socio dell’Old River Fly Club Torino, pro team Alpi Fly Fishing. Presidente e grande sostenitore dell’IFTA (Italian Fly Tyers Association) si sta tuttora dedicando all’espansione di quest’associazione e alla divulgazione della costruzione di mosche artificiali. Si diletta nella creazione di mosche da acqua dolce, ma non disdegna gli artificiali per la pesca in mare. La passione per la meccanica gli ha fatto conoscere Franco Cottarelli, titolare della CTA, ottimo costruttore di morsetti made in Italy, per il quale è diventato tester. Collabora con la rivista «Confluenze magazine» ed è coautore del libro Ricette di costruzione. Ha una visione della pesca a mosca a 360°, pur preferendo la pesca a ninfa. Le sue acque preferite sono fiumi e torrenti di fondovalle di media e grande portata. Il suo motto da fly tyer è: «Ricordati, ogni volta che osservi qualcuno al morsetto: guardalo bene, cerca di carpire anche la più piccola cosa e fanne tesoro».
